La Lamborghini Gallardo è tra le automobili più belle e speciali costruite negli ultimi vent’anni e non solo. Adesso però potrebbe farvi impressione qualche dettaglio di troppo.
La Lamborghini è una delle case costruttrici più importanti e di rilievo nella storia delle automobili ed in particolar modo delle supercar. Di vetture dell’azienda nata a Bologna che sono rimaste impresse nella mente di tantissime persone ce ne sono molte, ma una in particolare è durata una decade e riuscita ad entrare nel cuore degli appassionati pure con qualche modifica di troppo.
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La Lamborghini Gallardo è stata prodotta dalla casa automobilistica italiana dal 2003 al 2013, quindi per ben dieci anni. Deriva dalle Lamborghini L140 e Calà che sono rimasti solo ed esclusivamente dei prototipi; la Gallardo, invece, è nata e pure bene.
dopo la Murciélago, era la supercar di vertice dell’azienda. Il suo nome deriva da una delle cinque razze di toro presenti in Spagna, come la stragrande maggioranza delle auto della scuderia bolognese che per l’appunto hanno il nome collegato al mondo delle corride. Tralasciando ciò, comunque, la Gallardo era una vettura maneggevole e con un’ottima visibilità posteriore.
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Una sportiva “più cittadina”, dato che era più semplice da guidare rispetto alle sue sorelle e più facile pure da utilizzare nelle strade pubbliche. Era dotata di un motore V10 in grado di erogare fino a 500 Cv di potenza.
La trazione era integrale con un sistema (viscous traction) che condivideva con la Murciélago. Quest’auto se la doveva vedere sul mercato con la Ferrari F430 e l’altra Rossa, la 458 Italia, riuscendosi a giocare le sue carte alla grande; la sua produzione terminò nel 2013, ma non prima di aver costruito ben 14.022 unità uniche nel loro genere.
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La Lamborghini Gallardo è stata resuscitata e rimessa in sesto dai tuner di Street Aero, che hanno deciso di togliergli il suo meritato riposo riportandola alla luce esattamente com’era. Piccola, design aggressivo e dotata di un motore estremamente potente e mai dimenticato dagli appassionati di automobili e da chi ha avuto il privilegio di vederla o addirittura guidarla.
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Un propulsore che però non esiste più; o meglio, in questa rivisitazione è stato tolto per fare spazio ad uno straordinariamente potente motore Toyota, come mostrato al SEMA Show di Las Vegas. Un sei cilindri in linea biturbo 2JZ che a sua volta è stato migliorato per fargli raggiungere prestazioni mai lontanamente sfiorate sulla Gallardo.
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Non solo il motore, comunque, pure l’impianto di scarico – su misura in titanio – e il kit aerodinamico sportivo – che include alettone montato sul retro, diffusore ed alette a X – sono novità assolute sull’auto bolognese in questa versione speciale della supercar. L’estetica e la livrea della Lamborghini non sono state esterne a questo cambiamento; sul frontale è ben visibile una fascia in fibra di carbonio, ad esempio. Il prezzo non è stato reso noto, anche se probabilmente non sarà quello di una Fiat Panda 4×4 e affini.
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