Abbiamo sentito parlare spesso di utilitarie sportive ma qui si esagera! Dopo la Tata più veloce di una M3 e la Mini che corre più di una Ferrari, vi presentiamo il top del top Made in Francia.
Probabilmente, non avete mai sentito prima le parole “Twingo” e “V8” nella stessa frase. Neanche noi, quindi immaginatevi la nostra sorpresa quando abbiamo scoperto che una “piccola” di casa Renault è stata appositamente modificata per montare uno di questi motori!
Prodotta in poco meno di 3 milioni di esemplari dal 1997 e tuttora in produzione dopo un importante restyling, la Renault Twingo è forse l’utilitaria francese più importante della storia dopo la Citroen 2CV. Questa iconica vetturetta dalla linea unica e dalle dimensioni compatte è stata la migliore amica di tanti automobilisti a cavallo tra gli anni 90 e i primi del 2000.
La Twingo sostituì la popolare Renault 4, superando questa vettura in qualsiasi campo: le sue dimensioni ancora più minute la rendevano perfetta per la città, il prezzo abbordabile la rese gradita ai ceti più bassi e la varietà di motorizzazioni a disposizione soddisfò tutti i clienti della casa.
Certo che solo un pazzo avrebbe potuto chiedere alla casa francese di montare un V8 su un’auto che pesa meno di 900 chilogrammi. In effetti, l’idea per la Twingo di oggi non viene dai dirigenti del marchio in se…
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La trasformazione della Renault Twingo Trophy risale al 2009 quando la Lazareth Auto Moto, una ditta famosa per le sue follie marcate Renault, pensò che fosse un’idea sana montare il motore V8 della Range Rover dell’epoca su una super-mini.
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Per far spazio al grosso motore da 200 cavalli fu necessario rimuovere i sedili destinati ai passeggeri: il risultato è un’auto assolutamente fuori di testa con grosse fasce laterali e nulla da invidiare nei confronti di una Mini John Cooper Works. Tutto ha un prezzo comunque, anche la pazzia.
L’auto infatti costava la bellezza di 70.000 Euro al momento dell’uscita e non è chiaro se qualche pazzo pilota di Formula Uno l’abbia comprata. Sul web purtroppo si trova davvero poco a proposito dell’automobile e non sappiamo nemmeno a quale velocità potesse spingersi questo prototipo.
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Un progetto spaventoso ma impossibile da non amare che però non ha mai ottenuto il giusto riconoscimento, insomma, come spesso succede in questi casi!
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