Mostrati più e più volte in televisione o addirittura nei cinema, i Black Cab, tipici taxi londinesi di colore nero, sono particolarmente famosi per i mezzi che rasentano la perfezione e per i loro guidatori molto preparati; quest’ultimi, secondo gli scienziati, hanno un ippocampo particolarmente sviluppato.
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Si tratta di una zona del cervello in cui vengono immagazzinate peculiari informazioni sulla localizzazione dei luoghi, necessarie più che mai a Londra. La loro attività ebbe inizio nel XVII° secolo sotto forma di carrozze e con non poche evoluzioni è arrivata fino a i giorni nostri. Tornando all’autista, abbiamo detto che ha un ramo del cervello molto sviluppato; deve essere infatti in grado di decidere quale strada scegliere – dipende dalla destinazione e dalle condizioni del traffico nella maggior parte dei casi.
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Nessuna mappa, nessun navigatore satellitare, nemmeno la radio a portata di mano. I conducenti di questi famosissimi veicoli sono e devono essere le mappe di loro stessi. Lo imparano con il tempo, anche grazie ad uno studio apposito (Knowledge of London Examination System) che riguarda le strade di Londra, da imparare necessariamente per guidare un Black Cab. Ed è così dal 1865, segno che il sistema funziona per quanto sia difficile: ha la durata di circa 34 mesi e viene superato dopo una media di ben dodici tentativi.
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