Il Decreto Infrastrutture convertito in legge fissa nuovi paletti per gli automobilisti. Ma lo fa in una maniera un po’ bislacca e grottesca.
Come abbiamo più volte segnalato, il Decreto Infrastrutture interessa in molti suoi aspetti le auto e gli automobilisti. Oggi svisceriamo un altro passaggio del provvedimento varato dal Governo presieduto da Mario Draghi. Ma, questa volta, è qualcosa di grottesco.
Facciamo una premessa. Il pedone ha sempre ragione. E invitiamo tutti gli automobilisti, non solo a rispettare le regole, ma anche a guidare prudentemente. Sia in autostrada, sia in città e nei centri abitati. E’, quindi, sicuramente una buona notizia che il Decreto Infrastrutture, convertito in legge, aumenti le tutele nei confronti dei pedoni.
E sono salate le multe per i trasgressori. Non rispettare infatti le regole riguardanti le strisce pedonali può far incorrere in multe che vanno da 167 euro a 665 euro. Ma non solo. In caso di danni fisici o di conseguenze che possono sfociare nei reati penali, non solo si rischia il ritiro della patente. Ma anche un risarcimento dei danni che può anche essere milionario. E, soprattutto, l’accusa di omicidio stradale, reato per il quale si rischiano fino a 18 anni di reclusione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Brutte notizie per gli italiani: Mario Draghi vuole aumentare le multe auto
La modifica grottesca
Insomma, a prescindere dalle conseguenze, invitiamo tutti alla prudenza e al rispetto delle regole. Ma, analizzando bene i fatti, vediamo come il Decreto Infrastrutture modifica l’art. 191 comma 1 del Codice della Strada. Lo fa in maniera un po’ bislacca. Si chiede di rallentare gradualmente e di fermarsi, per permettere ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali (banalmente, le strisce) di avanzare.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Riforma del Codice della Strada: in arrivo multe salate ma anche l’aumento dei limiti di velocità
In tutti i casi si chiede ad automobilisti e motociclisti di rallentare e fermarsi. Prima della modifica l’obbligo era solo quello di fermarsi raggiunte le strisce per dare la precedenza, adesso invece si impone anche un graduale rallentamento in vista di un attraversamento, anche in caso di svolta.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Automobilisti avvisati: con TargaSystem non si sfugge alle multe
Ma, ci chiediamo, cosa cambia rispetto al passato? Come ci si ferma se non si rallenta? Insomma, è praticamente quasi tutto uguale a come era prima.