Se in Italia sono arrivate diverse automobili prodotte dal gruppo Chrysler con un “nuovo volto” più adatto al nostro mercato, sappiate che la stessa cosa è avvenuta negli USA. Ma non soltanto lì.
Abbiamo già parlato una volta o due del fenomeno del re-branding, un processo per cui un’automobile prodotta magari dalla Fiat si trova sul mercato di un altro paese con il marchio della Chrysler sul muso. Esattamente quello che è successo a diverse vetture italiane: ma come vedremo più avanti, alla Fiat è capitato anche di fare lo stesso su un mercato davvero semi sconosciuto in Europa!
Partiamo intanto con il Fiat Doblò, furgoncino onnipresente sulle strade italiane che è sbarcato pure negli USA dove i veicoli da trasporto sono sempre molto richiesti. Per conquistare subito i clienti, la Fiat ha deciso di affidare al marchio Ram che si occupa di vendere i pick-up ed utility truck della Dodge la vendita. Ecco come è nato il Ram Promaster City!
Questo processo ha fatto si che le automobili del Gruppo Fiat si inserissero con maggiore facilità su un mercato molto complesso che – come ad esempio è capitato alla Peugeot negli anni 90 o alla Smart più di recente – esclude le case europee al minimo errore di marketing.
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Una Fiat è arrivata dove nessun’altra mai
Altre due vetture che si sono immesse con questo stratagemma sul mercato degli USA sono le principali vetture del marchio Lancia: mentre in Italia arrivava la Thema su piattaforma Chrysler, al contrario negli Stati Uniti e nel Regno Unito la marca americana presentava la Chrysler Delta e la Chrysler Ypsilon.
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La Delta, praticamente identica a quella che troviamo tutti i giorni sulle nostre strade, ha venduto meno di 1.000 esemplari in tutto mentre la Ypsilon è stata accolta piuttosto freddamente dalla stampa angloamericana con recensioni che variano dalle due alle tre stelle su cinque. Come abbiamo detto, è un mercato molto difficile su cui imporsi con una vettura di piccole dimensioni.
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Chiudiamo con questa chicca: la Fiat è riuscita in una doppia impresa, quella di raggiungere un mercato praticamente inesplorato da tutte le case europee e di vendere auto sia negli USA che all’interno del principale nemico dello smisurato paese: la Corea del Nord.
Abbiamo già dedicato un articolo alla tragicomica situazione del paese asiatico dove la gente è così povera da morire di fame nonostante la dittatura vanti la vendita di migliaia di auto ogni anno: tra le vetture che pochi fortunati coreani possono comprare c’è anche la Fiat Siena, berlina su base Fiat Palio.
L’auto è stata commercializzata dal 2002 al 2006 dalla casa Pyenghwa con l’impronunciabile nome di Hwiparam che in coreano vuol dire “fischio”. Che dire, quando si tratta di fare affari la Fiat non conosce bandiere ne confini.