Tesla ti dà una mano: il progetto “inclusivo” di Supercharger (ancora da definire)
Supercharger. Così si chiama la rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici gestita da Tesla; nello specifico, la più veloce al mondo. Bene, adesso il marchio americano apre i Supercharger ad altre case costruttrici di automobili elettriche. Al momento si tratta di un semplice progetto ancora tutto da definire – è disponibile solo in dieci stazioni in Olanda. Ma dopo una prima fase di sviluppo, l’intenzione di Tesla è di allargarlo in tutta Europa.
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Lo stesso Elon Musk aveva espresso un’opinione di favore alla richiesta di alcuni amministratori tedeschi di avere qualche Supercharger in dotazione. In ogni caso, come può funzionare un congegno del genere? Il sito web di Tesla in Olanda lo spiega molto bene; occorre avere l’app del marchio e subito dopo creare un proprio account. Andrà poi attivata la funzione “Change Your Non-Tesla”. Selezionando, infine, metodo di pagamento, stazione di ricarica, ora di inizio e rifornimento, avrete terminato l’operazione che risulta essere meno semplice di quella riservata ai proprietari di una Tesla – ed è anche più costoso.
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Potranno usufruirne le vetture in grado di adattarsi alla connessione CCS, quindi le auto del Gruppo Wolkswagen, ma anche Ford, Mercedes e Bmw. Ci vorrà del tempo per renderla totalmente efficace, ma ci si può fidare di Tesla e delle stazioni Supercharger; d’altronde, i numeri non mentono: in tutto il mondo, sono già 2.700 le stazioni con oltre 25.000 colonnine perfettamente operative. Peraltro, l’ingresso di clienti esterni al marchio Made in Usa dovrebbe fare aumentare gli introiti. E magari consentire di abbassare anche i prezzi di ricarica.