La Ferrari è un marchio difficilmente discutibile per quanto riguarda le qualità delle sue automobili. E proprio una sua creature più belle è protagonista in questi giorni.
La Ferrari ha una storia che parte da lontano, quando il sogno di Enzo Ferrari iniziò a prendere vita al termine degli anni ’20 e, più nello specifico, alla fine degli anni ’40. Da quel momento in poi, la scuderia di Maranello ha costruito un capolavoro di tecnica e design dietro l’altro. Tra questi figura certamente anche uno dei modelli più rari in assoluto e che oggi vale davvero una fortuna, la 250 GT Berlinetta Competizione.
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La Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione è un’auto incredibilmente bella ed incredibilmente rara. Un’auto che farà parte dell’incredibile gruppo di automobili, appartenente alla Guikas Collection, che RM Sotheby’s tenterà di vendere il prossimo 19 novembre. Prodotta nel 1955 dal Cavallino Rampante, su di essa ci ha messo mano anche il mitico designer Pininfarina, basta dire il suo valore stimato per far capire che tra undici giorni sarà lei la regina dell’asta: tra i sette e i nove milioni di euro.
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Un prezzo mastodontico, che comunque attirerà senz’altro appassionati e collezionisti. Il motivo di un valore del genere è dovuto anche alla sua rarità; ne sono state costruite soltanto sei e, peraltro, questa è uno dei tre esemplari sui quali ha lavorato, come dicevamo, Pininfarina. L’auto è sia certificata che restaurata dalla Ferrari stessa nel 1977.
Il motore è stato rimesso a nuovo da un professionista in Inghilterra nel 1995 e qualsiasi dettaglio legato alla storia di quest’auto coincide perfettamente. E a proposito di storia, la Berlinetta Competizione fu una specie di prototipo servito a sviluppare la “versione Tour de France Automobile” che raggiunse successi sportivi ai limiti del possibile.
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Ed i suoi passati proprietari? Il primo fu Luigi Berrett, un tempo Presidente dell’Automobile club di Milano; poi altri due italiani la ebbero tra le mani prima che lo straordinario veicolo passasse ad un altro ad Atene in Grecia. Dopo aver subito un incidente nel 1965, nel 1975 l’americano Stephen Barney la salvò riportandola “a casa” dove nella fabbrica di Maranello gli venne ridonato il suo splendore originale e pure di più. Negli anni passò da collezionista a collezionista fino ad oggi che, per una cifra non inferiore ai sette milioni di euro, avrà un nuovo proprietario. Questa volta difficilmente affronterà altre avventure. Con quel che costa, chi la mollerebbe nuovamente?
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