Ideata da uno dei dipendenti più dotati e fidati di Enzo Ferrari, Enzo Monari. Un mago meccanico che ha pensato ai più piccoli.
Per i bambini fortunati che hanno avuto la fortuna di salire al volante di questi veicoli in miniatura, la sensazione di libertà al volante la si prova presto nella vita. Una Ferrarina TR 250 è in vendita su Classic Driver. Scopriamola insieme.
Queste auto sono un primo passo molto importante nel mondo automobilistico e, sebbene esistano molti tipi diversi di queste fusioni in miniatura, poche occupano uno spazio così significativo nella storia automobilistica come questa Ferrarina TR1 250 del 1961, numero di telaio 0069.
La Ferrarina Modena è stata fondata da uno dei dipendenti più dotati e fidati di Enzo Ferrari, Enzo Monari. Un mago meccanico, Monari ha iniziato l’attività automobilistica di suo figlio dopo aver presentato al Commendatore una miniatura di Testa Rossa con parafango di un pontone fedelmente costruita alla fine degli anni ’50. Il capo era entusiasta della macchinina e della sua imponente costruzione che includeva sospensioni indipendenti e freni a tamburo. Il desiderio di Monari di rappresentare fedelmente i meravigliosi dettagli delle vere auto in miniatura premiato con una benedizione ufficiale per costruire di più dall’azienda che venerava così tanto.
Cominciò così una piccola produzione di queste piccole Ferrarina TR, e nel corso di questo periodo ne furono costruite 25. La TR1 250, come veniva chiamata, sarebbe una fedele miniatura della Ferrari TRI61 vincitrice di Le Mans del 1961.
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Si ritiene che l’esempio qui presentato, con telaio #0069, sia uno degli unici sopravvissuti. È il prototipo della seconda creazione di Monari. La famiglia Rockfeller aveva ordinato proprio questo esemplare negli anni ’60 e ne aveva mantenuto la proprietà per molti decenni. Presumibilmente guidato in quel periodo dai numerosi figli, la Ferrarina fu manutenuta dal meccanico di famiglia. Che in seguito avrebbe apposto sulla vettura dei paraurti cromati. In seguito avrebbe tenuto l’auto per sé nel tentativo di riportarla in condizioni migliori, ma alla fine il veicolo ha lasciato le sue cure in condizioni originali a un collezionista nel Rhode Island. Poi, nel 2019, l’auto rinasce per essere offerta al pubblico.
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Questa Ferrarina è davvero uno spettacolo impressionante da vedere. I suoi parafanghi consumati e la vernice scheggiata rivelano la carrozzeria in alluminio così amorevolmente lavorata dagli artigiani italiani oltre mezzo secolo fa. Sbirciare sotto il cofano rivela l’impressionante configurazione delle sospensioni con bracci ad A e torri a molla che mantengono le bobine originali. Sebbene la carrozzeria contenga una serie di imperfezioni, alcuni di questi elementi mostrano ulteriormente l’impressionante storia come gli apparenti fori nei parafanghi anteriori tagliati per adattarsi ai paraurti installati dai Rockefeller.
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