Hot Hatch, un termine che descrive tante utilitarie potenziate prodotte principalmente da marchi europei. Abbiamo visto le più potenti: oggi, vediamo alcune tra le più pazze.
Un’utilitaria capace di erogare centinaia di cavalli con un peso spesso inferiore o poco superiore alla tonnellata è già per antonomasia un’auto folle. Eppure, ce ne sono alcune che incarnano questa definizione meglio di altre, vuoi per la linea fuori dagli schemi, vuoi per l’idea alla base della vettura stessa.
Dopo aver visto le hot hatch più potenti, vi presentiamo quelle più fuori di testa e partiamo alla grande con una delle più brutte della lista: ricordate la AMC Gremlin? L’utilitaria dal design discutibile che per molti fu l’ultimo chiodo nella bara della AMC? Bene, pochi sanno che ne esisteva una versione sportiva.
Conosciuta come Randall 401-XR, questa utilitaria nacque dall’idea di montare un motore da 6,6 litri al posto del soporifero 4,7 del modello di base su alcuni esemplari della Gremlin. L’auto che nacque da questa ambiziosa modifica costava appena 3.000 Dollari ma correva come una Ford Mustang. Purtroppo, la credibilità della casa era in caduta libera e per questo ne vennero prodotte e vendute appena una ventina.
E’ andata molto, molto meglio alla Renault Clio V6 Phase, un’auto che coniugò la semplicità della Clio con la cattiveria delle auto sportive della casa francese. Prodotta in circa 1.300 esemplari, l’auto montava un motore da 250 cavalli che nel 2003 la rendeva l’utilitaria più veloce del mondo.
L’auto è notoriamente difficile da guidare, il che ci ricorda un’altra folle hot hatch, la MG Metro. Costruita nei 200 esemplari necessari per immatricolare l’auto nel gruppo B, questa follia su ruote toccava i 100 chilometri orari in 3 secondi netti pur essendo essenzialmente una Austin Metro potenziata e con l’assetto più basso.
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Audi regna anche in questa categoria
Come escludere poi da questa lista la Audi che ha prodotto alcune delle utilitarie più incredibili degli ultimi anni? Sogno di ogni ragazzo che prende la patente, la Audi A1 Quattro pesava circa 1.360 chilogrammi con una potenza di 252 cavalli. Il modello base per confronto ne erogava “appena” 182.
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Prodotta in una serie molto limitata da 333 esemplari, la Audi A1 Quattro è un vero diavoletto che secondo quanto ha dichiarato la stessa casa tedesca ha subito oltre 600 modifiche strutturali e meccaniche rispetto alla versione standard, incluso un body kit esclusivo per migliorare l’assetto.
Abbiamo già parlato in passato della Nissan Micra 350 SR e se non avete letto l’articolo che la riguarda, vi diciamo solo questo: era una Micra in grado di battere in accelerazione molte supercar del periodo. Che dire poi della Lancia Delta Futurista, prodotta in soli 20 esemplari e dotata di un motore da 330 cavalli? Anche in questo, caso è il body kit speciale a fare la differenza.
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Chiudiamo l’elenco con l’auto più folle tra quelle elencate finora. La Aston Martin Cygnet è un orpello per ricchi, una Toyota IQ con lo stemma Aston e interni in struzzo costruita soltanto per abbassare il livello di emissioni generale della casa britannica. Un facoltoso milionario ha chiesto esplicitamente alla casa di montare il motore V8 della Vantage sul telaio della piccola auto a tre posti: il risultato fa proprio paura.
Con un motore da 430 cavalli ed una velocità massima limitata a 274 chilometri orari, la Cygnet V8 ha avuto bisogno di passaruota allargati per evitare che si ribaltasse per la troppa potenza. Più fuori di testa di così si muore.