Il calendario 2022 di F1 è già stato ufficializzato il mese scorso, ma si pensa fino al 2025. Un paese è in calendario ma non si vede.
Il calendario 2022 di F1 è stato già ufficializzato nel mese di ottobre, con ben 23 gare da disputare per i 20 piloti della griglia e i loro team. Il tutto con macchine diverse in seguito al più grande cambiamento regolamentare dagli anni 80 ad oggi.
Si inizierà in Bahrain il 20 marzo, e poi subito seconda gara in Arabia Saudita una settimana dopo. In Italia si andrà 2 volte, a fine aprile con il GP di Imola, e l’11 settembre a Monza. Tuttavia, ci sono anche piste con un contratto lungo ma che nel calendario non si vedono.
La Cina è uno dei paesi che ha un accordo del genere con la F1, in quanto il contratto che vede il circuito di Shangai in calendario è stato rinnovato fino al 2025. Ciò però non riguarda l’anno 2022, che non vedrà un GP nel paese asiatico.
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La F1 tornerà in Cina, quindi, a partire dal 2023, se però le condizioni lo permetteranno. Infatti, la pandemia è ancora in atto in tutto il mondo, nonostante i buoni numeri ottenuti tramite l’arrivo dei vaccini in tutto il globo.
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Nel paese asiatico, però, hanno un siero diverso e questo non è stato ammesso dall’OMS per il resto del mondo. In pratica, il vaccino cinese è meno efficace, anzi ci sono dei veri e propri dubbi su di esso. Questo dovrebbe far pensare la F1 tutta.
Gli accordi fatti così in anticipo, fanno trasparire la ricerca del solo danaro e non delle condizioni giuste per correre. Infatti, se non si sa quali sono le condizioni della Cina a causa della disinformazione messa in atto dal governo cinese, la F1 non dovrebbe stringervi accordi. Ancora una volta, il dio denaro ha vinto.
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