Le regole sono regole e gli Stati Uniti non scherzano mica in merito alla sicurezza stradale. Questo però ha portato la smisurata nazione a bandire tante automobili interessanti dalle sue strade.
Il mercato statunitense fa gola a tante case asiatiche ed europee che producono automobili di ogni tipo: milioni e milioni di clienti che spesso cambiano auto dopo pochi anni in un mercato mobile e sempre disposto ad avere a che fare con novità.
Non tutte le case però possono godere di questo ampio bacino di utenza dato che le regole negli USA per immatricolare un’auto per le strade americane sono molto severe. Per questa ed altre ragioni, ci sono tante auto che un americano non potrà mai guidare, almeno nei confini del suo paese.
Il pick-up in copertina ad esempio, la versione scoperta della Toyota Land Cruiser, è illegale negli Stati Uniti per ragioni ignote ai più. Molto probabilmente, dipende dal fatto che il veicolo è rimasto praticamente identico dal 1980, anno della sua presentazione sul mercato e non è quindi al passo con gli standard di sicurezza negli USA.
In passato abbiamo visto anche un’auto costruita tenendo la sicurezza al primo posto fallire nell’ingresso sul mercato americano, la Bricklin SV1. Questo dà un’idea di quanto questo teatro sia complicato per certe case come per esempio la Peugeot che ha visto la RCZ e addirittura la leggendaria 205 bandite in tutti gli States. La casa francese dal canto suo ha abbandonato il mercato americano nel 1992 e non ha intenzione di tornarvi, per ora.
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Nella lista “nera” c’è anche una vettura australiana, l’Holden Ute che – ironia della sorte – ricorda moltissimo il pick-up El Camino per il suo design, cercatelo pure online per dargli uno sguardo. Tornando poi in Europa, anche una casa come Mercedes-Benz ha delle limitazioni, in questo caso auto-imposte. La marca tedesca ha scelto di non vendere la nuova Classe A negli USA, per qualche motivo.
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Sono invece state giudicate non a norma per il mercato nord americano la BMW Serie 1 dell’ultimo modello e la Porsche Panamera Diesel ma c’è perfino una Aston Martin sulla lista, la più “piccina” mai prodotta dal marchio. Parliamo della Aston Martin Cygnet, costruita dalla casa solo per abbassare le emissioni generali dei suoi modelli.
Altre escluse eccellenti includono la MG-X Power SV– ormai scomparsa assieme alla sua casa costruttrice – la supercar Noble M600, la Ford Puma che veniva costruita dalla succursale europea del marchio e le italiane Lancia Y e Alfa Romeo Giulietta, entrambe mai importate dalle case produttrici per scelta del Gruppo Fiat.
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La lista sarebbe ancora lunga: in totale, sono ben 37 i modelli molto diffusi nel resto del mondo e giudicati interessanti dalla stessa stampa del settore statunitense che però non potranno mai essere guidati negli USA per scelta delle autorità o per decisione delle stesse case produttrici.
L’erba del vicino insomma non è sempre più verde: gli USA avranno anche un fiorente mercato automobilistico ma questo vede parecchie assenze, alcune delle quali piuttosto importanti.
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