Piaccia o no, le case automobilistiche dovranno adeguarsi. E, chi più, chi meno, le aziende stanno già programmando.
Il diktat della Commissione Europea ha un nome: si chiama Fit for 55. A partire dal 2035 non potranno più essere commercializzate auto alimentate a diesel e benzina. Ma la maggior parte delle case automobilistiche sta giocando d’anticipo.
Il diktat dell’Europa
Sì, perché, nonostante le resistenze di qualcuno – Renault e Dacia soprattutto – la deadline dovrebbe rimanere invariata: 2035. 14 anni sembrano tanti. Ma nel mondo dell’automotive sono pochissimi perché i grandi brand devono programmare per poter essere competitivi.
I grandi della terra, anche recentemente, hanno confermato di volersi impegnare davvero per il miglioramento climatico del pianeta. E l’inquinamento che scaturisce dalle automobili è nel mirino da tempo.
La svolta green è ormai pienamente innescata. Il mercato delle auto elettriche e ibride (anche grazie agli incentivi statali) sta andando sempre meglio. Per questo l’Europa sarà irremovibile: il 2025 sarà l’anno in cui non saranno più vendute auto a benzina, diesel, gpl, metano e ibride.
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Le case automobilistiche
Piaccia o no, le case automobilistiche dovranno adeguarsi. E, chi più, chi meno, le aziende stanno già programmando. Ecco una rapida carrellata. Alfa Romeo punta a un passaggio all’elettrico nel 2026, ma già nel 2023 dovrebbe proporre la pria vettura elettrica. Dal 2026, Audi proporrà solo auto ibride ed elettriche, con una graduale eliminazione della produzione entro il 2033. Il 2030 è invece l’anno fissato da BMW per la totale conversione. Molto prima, il 2024, l’anno al 100% elettrico di Citroen.
Mercedes e Smart sono tra le case automobilistiche messe meglio, dato che già dal prossimo anno proporranno auto elettriche nei diversi segmenti, con la conversione totale nel 2030. Ma guardiamo in casa con Ferrari e Fiat. Il Cavallino Rampante dovrebbe proporre la sua prima elettrica nel 2025. Lo stesso anno in cui Fiat vorrebbe abbandonare il termico per passare, nel 2030, solo ai veicoli elettrici.
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Anche per Ford l’anno giusto è il 2030. Mentre un marchio specializzato in supercar, come Jaguar, proporrà sul mercato solo auto elettriche a partire dal 2025. Chi è fuori dall’Europa (ma dovrà ovviamente adeguarsi per il mercato continentale) è Honda: il passaggio completo è fissato per il 2040. Per non perdere fette di mercato in cui sono forti, invece, Hyundai e KIA vogliono rispettare il termine del 2035.
Parlando di offroad, Land Rover abbandonerà il diesel nel 2026 per arrivare a elettrico e ibrido entro il 2030. Jeep invece sta già puntando tutto sull’ibrido plug-in e la tecnologia 4xe. Per rilanciarsi, invece, Lancia sarà elettrica dal 2024. Mentre per Lotus il 2035 è già oggi, dato che, dopo l’Emira, da oggi tutte le auto saranno elettriche.
Scelgono invece il 2030 sia Mazda, sia Mini, sia Mitsubishi. Nissan invece sarà al 50% elettrica già nel 2025, per arrivare al 100% nei cinque anni successivi. Scelta simile per Opel, che però ha nel 2024 e nel 2028 gli step fissati. Per quanto riguarda Peugeo, tutti modelli avranno almeno una variante elettrica all’85% entro il 2023 ed al 100% entro il 2025.
Situazione diversa per Porsche. Impossibile per i suoi bolidi passare all’elettrico totale. Quindi si sta implementando una corposa ricerca sui carburanti sintetici.
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Skoda e Subaru rimangono bloccate sul 2035 imposto dall’Europa, mentre Toyota, già dal prossimo anno venderà solo auto ibride, Plug-in, elettriche e Fuel Cell ad idrogeno. Infine, Volkswagen e Volvo: il colosso tedesco punta alla conversione totale tra il 2033 e il 2035, mentre Volvo, molto attenta all’ambiente, anticiperà tutto al 2030.