La vita di Paul Smart si svolge prevalentemente sulle due ruote. E la sua morte, dunque, non poteva che arrivare sulle due ruote
Se proprio si deve morire, forse è “meglio” che ciò avvenga mentre si fa ciò che si ama. O per cui abbiamo dedicato la vita. Non poteva allora essere diversa la fine del grande Paul Smart.
Grande pilota motociclistico britannico. Degli anni ’60 il suo esordio nelle competizioni. Ma inizia a far comprendere a tutti il proprio talento nel 1967, quando arriva secondo al Production TT 750 cc dietro a John Hartle.
L’anno successivo, siamo quindi nel ’68, esordisce nel Motomondiale in occasione del Lightweight TT. Ma si ritira. Il suo nome è legato a moto e brand come Seeley 500 e Yamaha 250 e 350 private. Diversi buoni risultati per Paul Smart, che arrivò terzo al TT, in Finlandia e Ulster nel 1970. Al di fuori del Mondiale corse per il gruppo BSA-Triumph nell’Endurance e nella Formula 750, vincendo il Bol d’Or 1970.
Una breve esperienza su Kawasaki. Ma la storia la fa con la Ducati. L’ingaggio avvenne per la prima edizione della 200 Miglia di Imola: con la nuova 750 bolognese Smart riuscì ad arrivare a una storica vittoria davanti al compagno di Marca, Bruno Spaggiari. Nella stessa annata, in sella alla Ducati 500 GP, il britannico fu quarto al GP delle Nazioni. La sua carriera continuò sino al 1975.
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Ma nonostante la fine dell’esperienza agonistica ormai datata, Paul Smart non ha mai abbandonato effettivamente il mondo dei motori. E delle due ruote, in particolare. Suo figlio Scott ne ha seguito le orme, diventando pilota professionista.
La Ducati gli dedicò anche una moto. La PaulSmart 1000LE prodotta da Ducati nel 2005, in edizione limitata di soli 2.000 esemplari. È conosciuta anche come Paul Smart 1000 Limited Edition.
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Insomma, la vita di Paul Smart si svolge prevalentemente sulle due ruote. E la sua morte, dunque, non poteva che arrivare sulle due ruote. Il grande pilota britannico, infatti, ha perso la vita in un incidente stradale in moto. Il sinistro si è verificato fra l’East Sussex e il Kent.
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Paul Smart aveva 78 anni. E, al di là dell’aspetto romantico dell’accaduto, sull’incidente ci sono diversi punti oscuri che la polizia sta tentando di chiarire.
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