Il finale di stagione di F1 si preannuncia incandescente, con la trasferta asiatica che consta di 2 nuovi tracciati e uno rifatto.
Il finale di stagione di F1, così come il resto dell’anno, si preannuncia incandescente. La lotta tra Hamilton e Verstappen, tra Mercedes e Red Bull è sempre molto accesa, in pista e fuori e questo porta inevitabilmente a un mondiale ancora incerto.
Quello che invece è sicuro, riguarda la trasferta asiatica. Infatti, dopo Messico e Brasile di novembre, a fine mese e per altre 2 settimane a dicembre ecco che ci sarà l’approdo prima in Qatar, poi in Arabia Saudita e infine ad Abu Dhabi.
I primi due circuiti non sono mai stati affrontati dalla F1, con il secondo addirittura nuovo e per questo mai usato da nessuno. L’ultimo invece, è conosciuto ormai da un decennio e più, ma stavolta è destinato a cambiare le forze in campo.
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Il tracciato di Abu Dhabi ha sempre avuto parecchie critiche nel corso degli anni per la mancanza di spettacolarità delle gare corse su di esso. Infatti, dal 2009 anno della prima edizione, qui non si ricordano fatti particolari.
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Certo la Ferrari ci perse un mondiale nel 2010, ma la gara non fu ricca di colpi di scena. Per ovviare a questo, il layout del circuito ha subito delle modifiche che addirittura, secondo le stime lo rendono più veloce di circa 10 secondi.
Sul nuovo tracciato di Abu Dhabi, in pratica, adesso ci sono meno tratti tortuosi e curve lente. La distanza sul giro è più breve e infatti i giri aumentano da 55 a 58. Difatti, secondo questo layout, la Mercedes potrebbe rivelarsi favorita, ma dopo quanto visto a Austin, Red Bull può sperare di stare davanti.
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