E’ uno degli uomini più potenti del mondo, ma è sempre rimasto una persona umile, attaccato ai valori della famiglia ed ai ricordi della mamma.
Tra questi, c’è il suo primo “amore”, una vecchia e solida berlina risalente ai tempi dell’Unione Sovietica: eppure, si è rivelata un’automobile degna del presidente. Vi presentiamo la ZAZ 968.
Quando pensiamo alle automobili che trasportano i politici, forse avendo in mente le auto blu italiane, ci immaginiamo sempre Mercedes, BMW, Maserati…auto costose e possenti. Eppure, è capitato almeno una volta nella storia che un uomo davvero potente si sia lasciato affascinare dalla semplicità di una berlina.
Vladimir Putin, attuale presidente della Federazione Russa, è uno dei presidenti più longevi che la nazione abbia mai avuto e, ovviamente, governando un paese così immenso è anche uno dei politici più influenti e potenti del mondo.
Il presidente Putin è stato spesso avvistato a bordo di tante vetture diverse. Una però gli è rimasta decisamente nel cuore, a giudicare dalle immagini che circolano sul web. Stiamo parlando di una vettura risalente al 1960 che ha visto decenni di storia sovietica e russa.
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Dall’Unione Sovietica con amore
In molte foto, possiamo vedere Vladimir Putin con la sua ZAZ 968. Il presidente ha raccontato di aver ricevuto l’automobile in dono dalla madre che a sua volta l’aveva vinta ad una lotteria. Da allora, il presidente ha usato come auto personale questa macchina finché un giorno non l’ha regalata ad un suo amico.
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La ZAZ 968 è nata in Ucraina nel 1960 dalla casa costruttrice che decise di produrre una vettura con il rivoluzionario – per l’URSS – motore a V. Con un prezzo di circa 2.200 Rubli, si trattava di una vettura decisamente economica.
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Tra i suoi difetti, il poco spazio a bordo. Tra i pregi, un peso di appena 750 chilogrammi che rendeva l’auto un po’ più vivace su strada e l’ampia dotazione di optional che comprendeva anche l’autoradio, cosa rara negli anni 60 e 70. Se un presidente ha apprezzato quest’auto, dovremmo davvero darle una chance, che ne dite?