Sono anni che le targhe dei veicoli in Italia sono cambiate rispetto al passato, ma ce ne sono ancora alcune strane e quadrate.
Le targhe dei veicoli in Italia hanno subito alcune modifiche nel corso degli anni, l’ultima in assoluto risale al 1999 quando si decise si fare i nuovi formati comuni introdotti dal Regolamento dell’Unione Europea.
Come tutti sappiamo, le targhe oggi hanno le fasce blu ai lati e la striscia bianca nel mezzo con numeri e lettere al suo interno. Ci sono tuttavia, dei vecchi “stilemi” che ancora oggi ricorrono per alcuni proprietari e per i loro veicoli.
Ci riferiamo alle targhe quadrate, che potrebbero essere definite come strane al giorno d’oggi. Invece, queste che iniziano con le lettere ZA sono normali e regolamentate dalla legge. Scopriamo come funzionano e perché esistono.
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Targhe quadrate: perché esistono
Il formato delle targhe quadrate è chiamato formato B, poiché ha dimensioni diverse rispetto al normale. Di solito, esse sono applicate sul posteriore di un fuoristrada che è diverso da quello di un veicolo che non è off-road, e sono applicate pure sulle auto che hanno un paraurti.
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In particolare, la questione si pone per le macchine straniere. Magari queste sono usate in paesi dove prima di entrare nell’Unione Europea si usava spesso modificare le proprie auto aggiungendo paraurti e quant’altro, quindi la targa quadrata ZA è l’ideale per questi veicoli.
In pratica, questo tipo di targhe assomiglia molto di più a quelle dei motocicli, che riportano le lettere in alto e poi i numeri in basso. Solo le lettere, inoltre, sono comprese tra le strisce blu, mentre i numeri sono solo su parte bianca.