Non+solo+Supra+e+Celica%3A+i+bolidi+giapponesi+che+non+avete+mai+visto+%26%238211%3B+FOTO
quattromaniait
/2021/10/25/non-solo-supra-e-celica-i-bolidi-giapponesi-che-non-avete-mai-visto-foto/amp/
Auto

Non solo Supra e Celica: i bolidi giapponesi che non avete mai visto – FOTO

Le automobili sportive giapponesi più famose in occidente sono sempre le solite: Subaru Impreza, Mistubishi Lancer, Toyota Supra…variamo un po’ e vediamo quelle meno famose della storia.

La storia dell’automobilismo giapponese è stata fatta soprattutto da quei pochi modelli che tutti conosciamo: auto come la Toyota Corolla – che è anche una delle auto più vendute nella storia – la Subaru Impreza e la Toyota Supra sono entrate nella cultura pop per la loro diffusione in occidente.

Tommykaira ZZ (Wikipedia)

Ma che succede alle auto che non ce l’hanno fatta? Quelle che magari avevano più di uno spunto interessante ma per svariate ragioni non hanno mai sfondato? Una di queste è la spider Tommykaira ZZ, prodotta a cavallo tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000.

Questa due posti vagamente somigliante ad una Lotus venne assemblata dalla piccola casa nipponica partendo da un motore a quattro cilindri Nissan. L’auto aveva delle prestazioni incredibili grazie al suo peso di appena 680 chili che le permetteva di scattare da 0 a 100 chilometri orari in poco più di 4 secondi.

Con un prezzo di circa 80.000 Dollari al momento dell’uscita, la ZZ non era nemmeno troppo costosa ma ne vennero prodotte appena 200. Una versione con il motore elettrico è entrata in stadio di progettazione nel 2014.

Che dire dell’auto di copertina, la straordinaria Autech Zagato Stelvio AZ1. Quest’auto nacque da una collaborazione tra la Nissan che usò per l’occasione una sussidiaria del marchio di nome Autech e l’italiana Zagato. La AZ1 doveva essere la base per la successiva Nissan Leopard, una concept car studiata negli anni 80.

L’auto piacque molto e la Nissan decise di offrirla in serie limitata in 200 esemplari: purtroppo, nonostante la sua linea magnifica, la AZ1 si rivelò decisamente troppo costosa per il mercato giapponese ed uscì di produzione dopo appena 104 esemplari completati.

Ti potrebbe interessare anche -> Dal Sol Levante con furore: le sportive indimenticabili 

Le giapponesi che non vedremo mai in Europa

La lista prosegue con la SARD MC-8, una coupé dall’aspetto pesantemente influenzato da auto marcate Toyota ed Acura. Non a caso, la SARD lavorò a stretto contatto proprio con la prima casa, ispirandosi alla sportiva MR-2 per realizzare una vettura sportiva da iscrivere a Le Mans nel 1995.

SARD MC-8 (Shokatan)

Ti potrebbe interessare anche -> Le auto più vendute della storia

L’auto ovviamente doveva essere messa anche sul mercato come vettura civile per poter gareggiare: fu così che una di queste sportive con un potente motore V8 da 600 cavalli venne distribuita sul mercato, facendo la gioia del suo compratore.

L’auto purtroppo non ebbe una grande carriera sportiva: la Le Mans del 1995 vide la MC-8 arrivare penultima. La competizione era troppo serrata e tra le varie McLaren, Courage e Porsche la giovane SARD non ebbe davvero modo di imporsi.

Mitsubishi Debonair AMG (Drivetribe.com)

Ti potrebbe interessare anche -> Le supercar più brutte della storia: spicca una giapponese

Possiamo chiudere in bellezza con quella che poteva essere la Brabus giapponese. La Mitubishi Debonair era una berlina di fascia alta, un’auto elegante ma senza troppe pretese che cambiò completamente faccia con un restyling del 1987  in collaborazione con la AMG, il preparatore sportivo ufficiale della Mercedes-Benz.

Il problema dell’auto? Si trattava soltanto di un restyling senza una sostanziale modifica della vettura. La Debonair montava lo stesso motore V6 mentre su una vettura con la sigla AMG ci saremmo aspettati quantomeno qualche cavallo in più.

L’auto montava un body kit esclusivo ed aveva il logo AMG appiccicato un po’ ovunque: in fin dei conti, era un orpello per ricchi più che una vera auto sportiva e in fin dei conti è comprensibile che sia la Mistubishi che la AMG abbiano voltato pagina su questo capitolo della loro storia senza fare tanti complimenti.

Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

Recent Posts

Quanto paga Elon Musk i dipendenti? Offerta di lavoro da sogno: sembra di stare in paradiso con Tesla e le sue altre aziende

Elon Musk ha un impero di società all’avanguardia e sceglie i dipendenti in base a…

2 ore ago

Il colosso delle auto ha preso una decisione: scattano i licenziamenti, altre fabbriche a rischio chiusura

Le industrie dell’Automotive oggi sono piombate in una pazzesca. Nessuno è al riparo da un…

4 ore ago

Nuovo motore in arrivo dalla Germania, è una vera rivoluzione: usa un carburante inedito, darà la svolta

Oggi vi parleremo di un nuovo super motore che arriva dalla Germania, un paese in…

5 ore ago

Compagnie aeree, pubblicata la lista di quelle non sicure: queste qui sono ad alto rischio

Oggi vi porteremo a conoscenza di una serie di compagnie aeree che non sono considerate…

6 ore ago

Jeep, il modello inedito che aveva la sorpresa interna: non si è mai vista un’auto così (VIDEO)

La Jeep svelò una concept car a inizio nuovo millennio che avrebbe dovuto tracciare lo…

7 ore ago

Quanto è costato alla Renault l’acquisto della Dacia? Affare senza precedenti

Da ormai diversi anni, la Renault è proprietaria del brand Dacia. Nella giornata di oggi,…

9 ore ago