La F1 torna questo weekend ad Austin, con una Mercedes alle prese con problemi di affidabilità e di sponsor.
La F1 torna ad Austin questo weekend, 2 anni dopo l’ultima volta. Nel 2019 fu doppietta Mercedes con la vittoria di Bottas e il secondo posto di Hamilton che si assicurò con quella posizione il sesto titolo mondiale. Stavolta, però, la scuderia anglo-tedesca ci arriva con dei problemi a questo appuntamento.
Anche se nell’ultima gara ha fatto pole e vittoria, difatti il team guidato da Wolff non può dormire sonni tranquilli. I dubbi riguardano l’affidabilità della Power Unit, che ha penalizzato Bottas a Sochi facendolo partire indietro, e che potrebbe penalizzare Hamilton.
Il 7 volte campione del mondo in Turchia ha cambiato solo il motore endotermico, e adesso la parte ibrida fa pensare. I tecnici di Mercedes infatti hanno spinto di più sulla potenza aprendo a più cavalli, ma il rischio rottura è dietro l’angolo.
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Mercedes, gli sponsor non mutano
Uno dei maggiori sponsor di Mercedes da anni è Petronas, che però sta vivendo una piccola crisi economica. Difatti, l’azienda malese ha dovuto lasciare il motomondiale, e si pensava potesse essere sostituita in F1 da Aramco.
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Invece, è arrivata la conferma della permanenza della società petrolifera anche per l’anno prossimo. L’impegno durerà come stabilito già l’anno scorso fino almeno al 2025, e sarà soggetto ad allungamenti, se entrambe le parti lo vorranno.
Del resto perché Petronas e Mercedes non dovrebbero, visto che la miscela di carburante è stata sempre una delle migliori negli ultimi anni di F1. Tuttavia, pare che i motoristi della scuderia abbiano alcuni problemi per il 2022, che sommati a quelli attuali per la Power Unit di Hamilton, danno parecchi grattacapi.