E’ una tassa odiata e gli automobilisti attendono novità importanti. Tutto quello che c’è da sapere
Nelle ultime settimane se ne è parlato moltissimo. Ipotesi, per qualcuno certezze. Date e modalità. Tutto riguardante il bollo auto, una delle tasse più odiate dagli automobilisti. Ma facciamo chiarezza, nell’interesse di tutti.
Il bollo auto è una tassa regionale annuale che spetta a tutti i proprietari dei veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente se questi siano circolanti o meno. Nel 2020, la pandemia da Coronavirus ha portato a qualche sospensione dei pagamenti, ma in generale, in Italia ogni anno vengono versate somme complessive per oltre 5 miliardi di euro.
I parametri presi in considerazione per calcolare l’importo del bollo sono diversi. Il più importante è la potenza in kilowatt (kW) del veicolo e la classe ambientale. Un criterio che si spera possa pesare sempre meno per gli automobilisti, visto che un po’ tutte la case automobilistiche stanno tentando di abbassare le proprie emissioni e, in molti casi, passare all’ibrido o all’elettrico. A essere penalizzate sono quindi le vetture più datate, che hanno un sistema che inquina maggiormente. Ma a fare imbestialire i proprietari di autovetture è ancor di più il superbollo, una sovrattassa che fa crescere esponenzialmente l’importo base dell’imposta per i veicoli con più di 185 kiloWatt.
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La data indicata per la cancellazione della tassa è stata indicata da più parti nel 31 ottobre. Ma cosa accadrà realmente a partire da quella data? L’operazione sarà gestita dall’Agenzia delle Entrate. Ma, purtroppo, non arrivano le notizie che tanti auspicavano.
L’Agenzia delle Entrate darà vita a una operazione di stralcio. A essere interessati saranno i bolli non pagati tra il 2000 e il 2010. La data di scadenza entro la quale il Fisco agirà è quella del prossimo 31 ottobre. Ecco il 31 ottobre.
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Il nostro ordinamento, peraltro, prevede che il Governo possa procedere a una riduzione o a una esenzione del bollo. Non alla cancellazione, anche e soprattutto per via del nostro Regionalismo. Infatti alcune regioni stanno operando degli sgravi.
Insomma, non c’è la super notizia che tanti aspettavano. Il decreto attuativo del Decreto Sostegni Bis prevede di poter sanare i debiti contratti con lo Stato dal 2000 al 2010 entro la cifra di 5mila euro. E questo vale anche per i bolli auto non saldati. Potranno accedere a questa misura i cittadini e le imprese che nel 2020 hanno dichiarato un reddito relativo al 2019 fino a 30mila euro lordi annui.
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Ciascun cittadino e contribuente potrà verificare la propria situazione fiscale e contabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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