E’ considerata una delle automobili più belle e accattivanti mai prodotte. Costruita da una sconosciuta casa americana negli anni 30, sembra davvero l’auto di Batman.
I tempi cambiano, si sa, anche per i supereroi. Nella saga “Il Cavaliere Oscuro” di Cristopher Nolan, Batman non guida più la classica Batmobile degli anni 60 ma si sposta in Lamborghini quando indossa i panni del suo alter-ego civile Bruce Wayne e con un vero e proprio mezzo da guerra durante le sue ronde notturne.
Ma probabilmente, se gli sceneggiatori della fortunata saga avessero voluto ambientarla nel passato, diciamo pure negli anni 30, avrebbero avuto un’auto ancora migliore da assegnare all’uomo pipistrello: questa coupé, rigorosamente tutta nera, sembra infatti fatta a posta per il personaggio in questione.
La Phantom Corsair nacque nel 1938 dalle menti dei progettisti Rust Heinz e Maurice Schwartz che sfruttarono proprio un’idea del figlio di HJ Heinz, fondatore della nota ditta che produce ketchup.
La ditta Phantom, specializzata in imbarcazioni, mostrò la sua deformazione professionale dotando la Corsair di una linea aerodinamica, palesemente ispirata a quella di un’imbarcazione da corsa: la vettura disponeva anche di un motore sovralimentato e di sospensioni indipendenti, innovazioni molto rare per il periodo.
In parole povere, siamo davanti ad una vera supercar degli anni 30.
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Un sogno da vedere, un incubo da guidare e pagare
Anche il prezzo della Phantom Corsair – di cui potete apprezzare la linea mozzafiato qui sopra – è degno di Bruce Wayne: all’epoca l’auto costava 24.000 Dollari. Se vi sembrano pochi, sappiate che equivarrebbero a circa 300.000 Dollari odierni. In pratica, un prezzo degno di un’edizione limitata di qualche moderna Ferrari.
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Realizzata in un unico esemplare, la Phantom sorprese il mondo per la sua incredibile linea e la sua velocità massima di 185 chilometri orari, un risultato impressionante per l’epoca. L’auto aveva altresì 6 posti, equamente divisi in due file, probabilmente per consentire a Batman di scarrozzare i suoi assistenti comodamente.
L’auto aveva però anche dei difetti molto importanti: oltre al costo davvero proibitivo – principale ragione per cui ne fu prodotta soltanto una – soffriva di problemi al motore dovuti ad un cattivo impianto di raffreddamento, era molto scomoda e soprattutto la linea andava a scapito della visibilità interna, davvero pessima, specie dal lunotto posteriore.
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L’auto venne acquistata nel dopo guerra da un famoso comico: alla sua morte, nel 1970, la Corsair finì esposta in un museo, viaggiando per diverse mostre di bellezza.
Non c’è molto da dire: la linea dell’auto era davvero mozzafiato allora come lo è adesso. Ma come tante altre vetture che privilegiano il design rispetto alla praticità, anche la Corsair non poté mai aspirare a diventare qualcosa di più che un orpello per ricchi. O per Bruce Wayne.