Tutti conosciamo i soliti marchi che producono super auto: Lamborghini, Porsche, Maserati, McLaren…ma quanti di voi conoscono invece queste iper auto semi sconosciute?
A tutti piacciono le supercar, poco ma sicuro. Ma qual’è il senso di possedere un’auto così esclusiva se la stessa vettura è stata prodotta in centinaia o addirittura migliaia di esemplari?
La soluzione – come sempre – è un’approfondita conoscenza di ciò che si va ad acquistare e noi di Quattromania ci sentiamo di consigliarvi almeno alcune supercar meno famose ma non per questo meno valide delle loro colleghe.
Iniziamo con la futuristica vettura che avete visto in copertina, la Coloni Ferrari Testa d’Oro. Sotto questo scioglilingua si nasconde un’auto sublime. Progettata da Luigi Coloni, questa vettura venne progettata per battere il record assoluto di velocità nella sua categoria a fine anni 80, guardando all’aerodinamica Streamline. L’auto montava un motore Ferrari – da qui il suffisso nel nome – e raggiunse i 351 chilometri orari nel 1990, battendo di fatto il record. Purtroppo ne fu costruita soltanto una che è anche scomparsa per un periodo.
Proseguiamo con la MCA Centenarie. Questo progetto nacque dalla mente del pilota Fulvio Ballabbio, innamoratosi negli anni 80 del design della Lamborghini Countach e deciso a produrre qualcosa di simile. L’auto fu venduta in una serie limitata di 5 esemplari al prezzo di 200.000 Dollari l’una. Non fu un grande successo nel mondo delle corse: partecipò a Le Mans nel 1993 arrivando due minuti dietro le auto della prima griglia.
Come escludere dalla lista poi la Yamaha OX99-11?
A quest’auto abbiamo dedicato un intero articolo che potete recuperare qua sotto qualora l’aveste perso.
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In questo elenco non possiamo certo escludere gli appassionati di rally, ai quali possiamo dedicare questa Giocattolo Gruppo B, un’auto che a dispetto del nome era tutto meno che uno scherzo.
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La vettura nacque nel 1986 da un’idea del milionario australiano Paul Halstead che voleva competere con le Alfa Romeo dell’epoca.
L’automobile montava un potente motore V8 e il suo peso era ridotto ad una tonnellata: ne furono costruite – purtroppo – solo 15 che sono ancora quasi tutte operative al giorno d’oggi.
La lista prosegue con la Bertone Panther. Come si evince dal nome, la vettura venne studiata dalla famosa carrozzeria torinese in occasione della Mille Miglia 1964. In realtà, fu pronta solo nel 1968.
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La vettura era incredibilmente avanti sui tempi e le sue caratteristiche salienti includevano un telaio in fibra di titanio ed uno spoiler controllato dal sistema idraulico.
Assegnata alla Scuderia Brescia, l’auto non vide però mai il tracciato nonostante i piani iniziali. Purtroppo, la storia di quest’auto ci ricorda come anche un team di progettazione ricco di idee debba fare i conti con l’aspetto economico, dominato ancora da marchi più famosi.
Non vi basta? Qui sotto potete scoprire altre due supercar semi sconosciute ma non per questo meno meritevoli di attenzione.
La prima è una Zenvo, una potentissima auto danese bandita dalle strade a causa della sua troppa furia. L’altra è un’elegante Spyker che arriva niente poco di meno che dall’Olanda.
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