Ripercorriamo l’importante storia di Peugeot nel rally, con due auto che sono passate dagli anni 80 alla storia.
Peugeot è da tempo lontana dal mondo del motorsport, ma anche questa casa ha avuto un passato legato ad esso. Ripercorriamo l’importante storia nel rally dell’azienda francese, con due auto che sono passate dagli anni 80 alla storia.
Stiamo parlando della 205 e della 106 Rallye, utilitarie usate sotto l’egida della Peugeot Sport fondata nel 1981 sotto la guida di Jean Todt, futuro team principal di Ferrari in F1 e presidente della FIA. La scuderia arrivò al mondiale rally nel 1984 proprio con la 205 Turbo 16, e partecipò al mitico Gruppo B.
La forza della vettura fu tale, che l’anno successivo Peugeot riuscì già a imporsi vincendo il titolo, con 7 vittorie su 12 tappe. Così fu anche nel 1986 ma la tragica morte di Toivonen pilota di Lancia spinse la federazione alla chiusura del Gruppo B, con il solo A all’attivo. Qui la casa francese rimase fregata.
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Peugeot 106 Rallye, storia e caratteristiche
La Peugeot rimase come detto fregata dalla decisione della FIA, e quindi abbandonò il mondiale rally. Inoltre capì che l’era della 205 stava arrivando alla fine, e per questo nel 1991 lanciò la prima serie della 106 Rallye, erede delle mitica vettura da rally.
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Questa rappresentò sia un filo comune nella storia della casa francese, ma anche qualcosa di diverso. Innanzitutto, infatti, ci furono ben 4 motorizzazioni diverse, di cui tre a benzina e una a diesel aspirato da 50 cavalli. Ancora, poi, ci furono vari allestimenti.
XN, XND, XR, XRD, XT e XS, questi erano gli allestimenti per la 106 Rallye. Ma già nello stesso anno di lancio arrivò una prima modifica, con una versione più sportiva. Sul mercato l’auto vendette bene, tanto da arrivare a fare una seconda serie nel 1996, che durò fino al 2004.