I cambiamenti nel mondo del rally spingono spesso le case automobilistiche a modificare in corso d’opera le automobili che intendono iscrivere: così fece anche l’Audi nel 1987.
Il gruppo Audi è famoso per la sua tradizione nelle corse più “sporche”, inclusa la WRC. La casa tedesca ha recentemente inserito nella lista delle partecipanti alla prossima Parigi-Dakar un’aggressiva 4×4.
Ma non è tutto: gli appassionati del marchio con i quattro cerchi non potranno non ricordare la celebre Audi Quattro, potente e spaventosa.
Nel 1987 però un’auto che avrebbe dovuto prendere in eredità la corona della Quattro finì per non vedere mai la luce. E’ questo il motivo per cui l’Audi in queste pagine non vi dirà probabilmente nulla. La vettura venne ideata quando gli organi che dirigevano la WRC decisero di creare una categoria di auto che avrebbe messo in ombra perfino le potentissime automobili del Gruppo B.
La storia del famigerato Gruppo S però non termina esattamente con un lieto fine.
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L’Audi più potente guidata da pochissime persone
L’Audi RS002 nacque appositamente per il Gruppo S dove non c’erano vere e proprie limitazioni di potenza e in cui la competizione sarebbe stata molto più serrata. I progettisti delle case interessate alla gara potevano sbizzarrirsi: per omologare un’auto da iscrivere bastava infatti produrre 10 esemplari da strada anziché 200.
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Audi approntò rapidamente la RS002 che coincidentalmente condivide parte del suo aspetto e anche il nome con la Ford RS200, un’altra auto da rally famosa nata negli anni 80. La vettura sembrava capace di fare follie con un peso di 750 chili, un motore da circa 1.000 cavalli e un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari raggiunta in dieci secondi netti.
Il Gruppo S purtroppo non prese mai vita e le auto progettate per parteciparvi finirono nel dimenticatoio, inclusa la RS002 che venne comunque prodotta in due esemplari prima della chiusura della competizione. L’auto è talmente esclusiva e difficile da controllare che solo sei persone finora hanno ricevuto l’autorizzazione per guidarla in pista.
Chi vuole diventare il settimo?
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