L’attività dell’Agenzia delle Dogane ha riguardato due distinte spedizioni. Ecco quanto avrebbero guadagnato
Il carico arrivava dalla Cina ed è stato sequestrato dai funzionari delle Dogane nel porto di Livorno. No, non era una partita di droga. Né di armi. Né di chissà quale oggetto palesemente illegale e illecito. Ma è l’emblema della nuova frontiera della frode.
Due distinte spedizioni
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L’operazione ha portato alla denuncia di due legali rappresentanti della società importatrice per merce contraffatta destinata alla commercializzazione e ricettazione. Il carico era rappresentato da 71 Vespa Piaggio elettriche. E contraffatte.
La presunta frode avrebbe interessato due distinte spedizioni dalla Cina di scooter elettrici in violazione alla normativa sui marchi. L’attività è scaturita da una partita di merce dichiarata alla dogana di Livorno selezionata dall’analisi dei rischi elaborata a livello centrale dal circuito doganale di controllo.
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Gli scooter taroccati
In tutto, quindi, si tratta di 71 scooter, che dopo l’omologazione, sarebbero stati venduti al pubblico a oltre 3.000 euro ciascuno per un valore complessivo di oltre 213 mila euro. Grazie all’esame dei documenti e a una approfondita verifica della spedizione dei motocicli elettrici provenienti dalla Cina, i funzionari doganali al momento dello sdoganamento hanno rilevato evidenti analogie e similitudini degli scooter appena sbarcati con il modello “Vespa” della Piaggio. I dubbi riguardo alla probabile contraffazione e usurpazione del marchio e del design poi anche confermati dalla consulenza della Piaggio, legittima titolare del marchio.
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I funzionari ADM (agenzia delle dogane e monopoli) di Livorno hanno così scoperto il raggiro e rilevato evidenti analogie e similitudini con il modello “Vespa” della nota casa produttrice Piaggio & c. SpA.. Bloccando quindi le spedizioni. Le indagini sono tuttora in corso per capire se si tratti di episodi di un sistema molto più ampio e lucroso.