La F1 ha avuto una gara ricca di colpi di scena a Sochi. Colpi di scena relativi pure ai motori Mercedes che ora rischiano.
La F1 ha avuto una gara ricca di colpi di scena a Sochi. Alcuni dei migliori piloti partivano dal fondo, come Verstappen, mentre Hamilton non è riuscito a superare Ricciardo. Norris e Sainz invece hanno lottato per la prima posizione. Alla fine la pioggia ha messo tutti d’accordo o quasi, con l’inglese della Mercedes che ha vinto la 100a gara in carriera.
A far discutere, però, ci si mettono i motori proprio della casa anglo-tedesca. Bottas qualificatosi settimo è dovuto partire 17esimo a causa della sostituzione della Power Unit, la seconda in due weekend di gara. Il problema di affidabilità però non si è fermato al finlandese.
Infatti, pure Latifi che guida una Williams motorizzata Mercedes ha dovuto subito un cambio di PU, il che lo ha visto partire dietro al pilota Mercedes. Insomma, per il team guidato da Wolff la situazione non è per niente rosea, nonostante la ritrovata testa del mondiale piloti con Hamilton.
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Hamilton, lo zero non è ammesso
Lewis Hamilton sa bene cosa vuol dire perdere un mondiale per un motore in fumo, visto che nel 2016 in Malesia gli si ruppe mentre era in testa. Con i punti persi avrebbe vinto il mondiale pure quell’anno, mentre Rosberg probabilmente non si sarebbe ritirato dalla F1.
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L’inglese, tuttavia, a differenza di Verstappen e Red Bull che hanno già smarcato a Sochi ila 4 PU incappando in una penalità, poi ridotta al minimo grazie alla pioggia e al secondo posto finale, non ha ancora montato la 4 Power Unit.
Ciò vuol dire che in Mercedes devono valutare al meglio il problema di affidabilità occorso negli ultimi due weekend di gara, e cercare di risolverlo. Altrimenti, con uno zero in più nella corsa mondiale, Hamilton può scordarsi del titolo.