In Ferrari sanno bene come omaggiare la propria storia. Come quella volta in cui fu fatta la meravigliosa P4/5.
La Ferrari sa bene come omaggiare la propria storia, continuando ad alimentare il proprio mito. Come quella volta in cui fu fatta la meravigliosa P4/5, un omaggio alla mitica 330 P3/4 auto da corsa risalente al 1966.
La volontà di riportare in stile contemporaneo questa vettura si deve a James Glickenaus, miliardario nonché uno dei più grandi collezionisti di macchine del cavallino che si siano al mondo. Questi nel 2006 siglò un contratto con Pininfarina per per costruire una nuova Ferrari ispirata a quella del 1966.
Così nacque la Ferrari P4/5, una delle auto più belle mai costruite. Da essa, poi, sono derivate altri due modelli: il primo è P4/5 Competizione, che nel 2011 andò in pista nella 24 ore del Nurburgring; il seeondo è P4/5 Competizione M Hybrid, che nel 2012 montava un propulsore ibrido.
Potrebbe interessarti >>> Dopo il 26 settembre se arrivasse l’Apocalisse, qualcuno sarà salvo grazie a queste auto
Ferrari P4/5, caratteristiche
La Ferrari P4/5 è una one-off, cioè un esemplare unico al mondo, per questo è ancora più accattivante. Inoltre, le sue caratteristiche sono in comune con alla Ferrari Enzo, e infatti il motore è lo stesso, cioè un V12 capace di scaricare a terra una potenza di ben 660 cavalli.
Potrebbe interessarti >>> Nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: restyling “si fa per dire” | Caratteristiche e prezzo
Rispetto alla Enzo, però, la macchina di Glickenaus è più leggera, e ciò comporta una migliore efficienza aerodinamica. Questo fa si che la stabilità e l’aderenza, pure ad altissime velocità, regnino sovrane nella guidabilità dell’automobile.
A livello di esterni, la Ferrari P4/5 di base è prevalentemente rossa, con il nero comunque abbastanza presente. Riguardo le due macchine Competizione, entrambe sono solo nere, in più ci sono gli adesivi da corsa. Infine per gli interni, i sedili sono fatti su misura per Glickenaus sono presenti un portatile e un iPod.