Può capitare anche al miglior progettista del mondo di avere un momento di difficoltà. Copiare quello che fanno altri marchi però non è corretto.
Ricordate quando a scuola gli insegnanti vi dicevano di non copiare i compiti in classe? Bene, alcuni progettisti con poca fantasia e voglia di mettersi in gioco non hanno mai ascoltato certi consigli. 
Abbiamo già avuto modo di assistere ad una dura lite tra il marchio Rolls Royce ed una casa cinese che ha pensato bene di copiare la lussuosa Phantom. Purtroppo, non si tratta di un caso unico.
In questo articolo vedremo ben quattro vetture Made in China che è impossibile non confondere con automobili famosi in Europa.
Partiamo con l’auto di copertina, la Youxia Ranger. Questa vettura presentata nel paese come una rivoluzionaria berlina elettrica non vi ricorda forse una Tesla Model-S?
Le due auto si assomigliano talmente tanto che – contattata da alcuni dipendenti che hanno voluto segnalare il fatto – la Tesla Motors di Elon Musk si è addirittura rifiutata di commentare l’auto cinese.
E che dire della Landwind X7 qui sopra? L’auto non si accontenta di plagiare la linea della Land Rover Range Evoque, ne copia anche parte del nome!
Le proteste del marchio britannico vennero completamente ignorate dalla casa cinese che mise l’auto in vendita anche sul mercato britannico al prezzo di 14.000 Sterline! Speriamo nessuno l’abbia comprata…
Come stiamo per scoprire, le autorità cinesi infatti non considerano un grave illecito il plagio di auto più famose…
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Anche BMW e Mini sono nel mirino dei “plagi”
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L’auto qui sopra, pur avendo un frontale che ricorda molto quello di una Datsun del 2000, si è lasciata evidentemente ispirare da un’altra vettura famosa europea.
Ma la Lifan 320 non ha soltanto copiato palesemente la linea di una Mini Cooper: l’auto infatti nella sua seconda serie uscita nel 2013 avrebbe cambiato forma, plagiando piuttosto la Fiat 500! 
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Concludiamo questa strana lista con un SUV, per rimanere in tema auto europee. Se avete scambiato l’auto qui sopra per una BMW X-5, vi siete sbagliati – comprensibilmente – di grosso.
L’auto infatti si chiama Shuanghuan SCEO. Sotto questo scioglilingua, si cela un palese clone della 4X4 tedesca. La casa non prese bene l’affronto ed intentò una causa, ottenendo il bando della SCEO in Germania.
BMW è una delle poche case ad aver dimostrato inequivocabilmente di fronte a una giuria che le proprie auto avevano più che ispirato sconosciute case cinesi nella progettazione di nuove vetture.
Eppure, il mercato cinese ha ottimi esempi di case che sono riuscite a proporre prodotti originali popolari pure in Europa: basti pensare all’Italiana DR Company che collabora con successo con le industrie cinesi da anni.
Cosa pensate di questa “guerra dei cloni”? Fatecelo sapere nei commenti!