La Ferrari ha sempre proposto automobili dalla linea classica o comunque ispirata ai canoni stilistici europei: tutte tranne una.
Rappresenta una delle pietre miliari dell’automobilismo americano: stiamo parlando della serie di vetture principalmente prodotte dalla Cadillac ma non solo negli anni 50 che introdussero la moda delle “pinne”.
Basta aver visto un qualsiasi film americano dell’epoca per capire di cosa stiamo parlando: correvano proprio gli anni 50 quando Harley Earl, responsabile del settore progettazione della General Motors, ebbe un’idea.
L’uomo inventò le cosiddette “tail fin” montate per la prima volta sulla prima serie della Cadillac Eldorado, un’auto divenuta un classico del periodo: secondo Earl, l’idea nacque visionando i modelli dell’aereo P-38 Lightning.
Il caccia militare infatti poteva vantare due pinne posteriori necessarie per l’aerodinamica che sulla Eldorado divennero invece un immancabile accessorio stilistico.
In Europa, questa soluzione non attecchì mai troppo: l’italiana Ferrari però non guardava soltanto al di qua dell’oceano e nel 1956 sorprese tutti al Salone dell’auto di Parigi.
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Ferrari davanti, Cadillac dietro
La Ferrari 410 Superamerica era già di per se un’auto che – come si evince dal nome – guardava oltreoceano al mercato statunitense. Nessuno però si sarebbe aspettato un restyling simile.
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Nel 1956 Pininfarina venne incaricato dalla Ferrari stessa di unire l’idea di Earl alla linea classica della Ferrari 410. La soluzione trovata dal designer fece parlare molto i critici.
Alla sua uscita, questa auto unica chiamata Ferrari 410 Supersport destò più di un commento negativo: non fu infatti apprezzata la linea posteriore, ispirata al design della Eldorado degli anni 50.
La vettura dunque, come spesso accade a chi prova ad uscire dagli schemi, non incontrò grande affetto da parte dei fan del marchio e venne presto dimenticata.
Ancora oggi però a guardare quella linea così incredibile, viene da chiedersi se la trovata di Pininfarina non sia stata un vero colpo di genio. Forse anche troppo per piacere al pubblico.