L’auto, denominata anche BX 4 TC Evolution, omologata ufficialmente il 1º gennaio 1986. Poteva e doveva essere l’antagonista della Lancia Delta Integrale.
Una versione da competizione derivata dalla Citroën BX, progettata dalla Citroën Racing, il reparto corse della casa automobilistica francese Citroën, appositamente per competere nel Campionato del mondo rally conformemente alle normative per il Gruppo B. La Citroen BX 4TC prese parte a tre appuntamenti del mondiale 1986. Per questo la BX 4TC non è stata elogiata per le sue qualità sportive. Principalmente a causa di una grave mancanza di budget e di un’uscita frettolosa di scena.
Cinque prototipi prima del debutto
L’auto, denominata anche BX 4 TC Evolution, omologata ufficialmente il 1º gennaio 1986. Prima del debutto del 1986 vennero realizzati cinque prototipi della Citroen BX 4TC. Il primo montava un motore anteriore trasversale da 1996 cc, 16 valvole e 310 CV di potenza, il secondo, aveva un 2155 cc turbocompresso, quattro ruote motrici e sospensioni idropneumatiche. Il terzo (a trazione integrale) con propulsore che aumentava a 2445 cc e 325 CV di potenza. Si tratta di una evoluzione del precedente. Il quarto prototipo era costruito invece attorno a un telaio monoscocca, con motore anteriore longitudinale da 2140 cc, turbocompresso capace di sprigionare 405 CV.
Citroën scelse per motivi di costo di installare poche parti, sia di carrozzeria che di meccanica, proveniente direttamente dagli altri suoi modelli.
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La meccanica
Seppur mutuata dalla Peugeot 505 Turbo, la meccanica non è originaria del gruppo Citroen. Il motore era Chrysler N9T e ha subito alcune modifiche per raggiungere la potenza di 200 CV sulla versione da strada della Citroen BX 4TC. Posizionato longitudinalmente e inclinato di 15 gradi a destra, notevolmente aumentato per consentirne l’alloggiamento sotto il cofano.
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Le prestazioni annunciate da Citroën erano di 7,5 secondi per raggiungere i 100 chilometri orari e 20 secondi in più per tagliare il chilometro dalla partenza da fermo. Il cambio scelto è quello della Citroën SM, sempre per ridurre i costi, e ci si dovrebbe aspettare un consumo medio di carburante di 15l/100.
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All’inizio del 1987, Citroën decise di ridurre il prezzo di vendita del 40% per smaltire le scorte che erano diventate ingombranti. Mentre erano state vendute solo 86 unità. Le altre infine distrutte sotto la supervisione dell’ufficiale giudiziario. Una fine ingloriosa per un’auto che prometteva tanto.