La F1 torna a Monza, ma con un disastro per quanto riguarda il numero di biglietti venduti. Le motivazioni.
La F1 torna a Monza, sede del tifo più pazzo e bello del mondo, ovvero quello dei tifosi italiani e soprattutto Ferrari per la rossa di Maranello. Purtroppo, però, quest’anno c’è stato un disastro per quanto riguarda il numero di biglietti venduti.
Secondo l’amministrazione del circuito, infatti, si è arrivati a vendere molto meno rispetto alla capienza aperta. Normalmente, in condizioni pre-pandemiche, il totale delle persone ospitate è di 100mila al giorno, quindi 300mila in tutto il weekend.
Quest’anno, invece, i prati sono chiusi, e inoltre l’apertura delle tribune è fissata solo al 30%, in pratica rispetto alle onde di tifosi di Olanda, Spa, Ungheria e Silverstone, già si sapeva che l’onda in Italia e a Monza sarebbe stata minore.
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Monza, le motivazioni del caos biglietti
Le motivazioni dovute al calo della vendita di biglietti per Monza sono molteplici. Passi chiaramente la pandemia, principale artefice del caos, ecco che l’aumento del prezzo per tutti e tre i giorni e in particolare il sabato a causa della sprint qualifying, ha fatto desistere parecchie persone.
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Inoltre, la macchina organizzativa si è mossa in ritardo e male, visto che solo ai primi di luglio si è saputo che il GP brianzolo sarebbe stato aperto ai tifosi, seppure con capienza ridotta. A questo punto, per fortuna che c’è la marea orange che segue Verstappen, visto che ha comprato il 30% dei ticket.
La Ferrari e la mancanza di forza della monoposto l’anno scorso e quest’anno, pure sono un deterrente per i tifosi italiani. Ma certamente, bisogna guardare a tutta l’amministrazione del circuito di Monza, che evidentemente non ha saputo gestire ne la situazione ne l’enorme buco di bilancio che va creandosi.