L’agilità che sfida la gravità, a tutte le velocità, ispira fiducia. Da Londra arrivano due mezzi innovativi. E altri sono in cantiere
Definirli “semplici” monopattini è riduttivo. E anche offensivo per lo sforzo di implementazione messo in atto dalla Dragonfly, azienda di Londra che con due modelli, D3 e D4, irrompe in un mercato che, negli ultimi mesi, ha avuto un cospicuo picco in Italia. Anche grazie agli incentivi statali (peraltro molto discussi) messi in campo nell’ambito delle misure economiche per fronteggiare la pandemia da Coronavirus.
La tecnologia Body Flow è un modo rivoluzionario ma intuitivo di guidare. Ruota e inclina il timone per un movimento fluido e naturale. Un sistema di sospensioni indipendenti a tutto tondo si combina con il baricentro ultra basso per offrire la piattaforma più stabile ma agile. Indipendentemente dal livello e dalle capacità di guida, i controlli autocentranti consentono a tutti i motociclisti di godersi l’esperienza Dragonfly.
L’agilità che sfida la gravità, a tutte le velocità, ispira fiducia. Le 4 ruote sterzanti garantiscono una risposta da auto da corsa. I materiali compositi si combinano per resistenza e peso ultraleggero. Con la mano sinistra o destra, i comandi centrali consentono un’accelerazione fluida. Un’ampia piattaforma stabile, sospensioni indipendenti, illuminazione anteriore, laterale e posteriore per autoveicoli.
Indicatori di direzione, luci di stop, controllo della trazione e la capacità di operare in sicurezza con una sola mano si combinano per assorbire le strade della tua città. Le gomme solide meno forature assicurano il percorso in sicurezza. Avvisi acustici, suoni di guida e navigazione sonora comunicano perfettamente la presenza su strada.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> L’ultima di Luca Abete: “Ma quale elettrico?!?! Ora va di moda il MONOPATTINO A GAS!!!”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Per chi pensa che i monopattini siano da sfigati, guardate questo cosa può fare
Con 4 luci anteriori e 4 luci posteriori, la presenza sulla strada è assicurata. Indicatori di direzione e luci di emergenza si combinano per comunicare i tuoi movimenti. Un logo Dragonfly proiettato al laser fa una dichiarazione di design unica. D’altra parte, Dragonfly significa libellula. E, per questo, grazie alla realizzazione in carbonio, D3 e D4 possono contare su un peso molto limitato.
D3 e D4 sono definiti quindi luxury hyperscooter. Sono dotati di una coppia di motori da 1.800 watt ciascuno. Entrambi posizioni nella zona anteriore. D3 e D4 di Dragonfly possono toccare quota 40 chilometri orari.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Monopattini elettrici: in arrivo regole ferree, dal casco alla “patente | Quello che c’è da sapere
Il D3 viaggia su tre ruote, due davanti e una dietro, mentre il D4 ne ha quattro, distribuite perfettamente in due coppie da due ciascuna. Il D3 parte da un prezzo di 2.850 euro, mentre il D4 da 3.450 euro. La Dragonfly punta molto su questi due mezzi. Ma non si ferma e sta già lavorando ad altro. In cantiere i modelli DFX Explorer, DFX City e DFX Trail.
La Citroen è un brand che ha messo in campo tante innovazioni nel corso della…
Se vi capita di dover fare una partenza in salita, è fondamentale non far spegnere…
In Tesla stanno cercando di intraprendere nuove strade per ottenere un risultato veramente green. Scopriamo…
Oggi vi parleremo delle differenze che ci sono tra una trazione integrale ed una 4X4,…
L’industria dell’Automotive 2.0 dovrà fare i conti anche con il colosso di Tokyo che ha…
Quante volte vi è capitato di ritrovarvi bloccati in un treno regionale e di dover…