In Russia in occasione di un’esposizione è stato presentato un mezzo molto simile all’Hummer statiunitense: andiamo a vederlo. 
Quando un veicolo militare resta in produzione per decenni, evidentemente le sue qualità si sono dimostrate all’altezza dell’incarico che l’esercito gli ha assegnato.
Con decine di utilizzatori in tutto il mondo l’americano Humvee continua a rimanere uno dei 4X4 più apprezzati nel campo militare benché la sua versione civile non sia più in produzione da anni.
L’esercito russo dal canto suo sta presentando una nuova serie di veicoli militari di nuova generazione, compreso un fuoristrada che ricorda molto quelli del marchio statunitense.
Più che l’Humvee militare, il mezzo che vedremo oggi ha una certa somiglianza con l’Hummer H2 e l’H3, gli ultimi due veicoli civili presentati dalla Hummer prima di chiudere i battenti.
Parliamo di un 4X4 dall’aspetto molto differente rispetto ai soliti fuoristrada che la Russia ha schierato tra le file delle proprie forze armate.
Il veicolo verrà adottato definitamente dall’esercito? Ce lo dirà solo il tempo, nel frattempo diamo un’occhiata alle specifiche.
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L’Hummer proveniente dall’est Europa
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Presentato quest anno al Military-Technicaly Forum ARMY2021, il VPK Strela è un fuoristrada nato sia per l’impiego civile che militare, con opportune modifiche ed equipaggiamento aggiuntivo.
Il mezzo monta un motore Cummins da 157 cavalli che può spingerlo sui terreni più dissetati e che non si lascia spaventare nemmeno dall’acqua: la vettura ha una capacità di guado di un metro.
Pesante oltre 3 tonnellate in assetto civile – quindi possiamo aspettarci un peso maggiore con la dotazione militare a bordo – lo Strela ha comunque un’autonomia di 675 chilometri, non male per una vettura di questa mole.
L’obbiettivo della VPK a quanto pare non è soltanto quello di trovare acquirenti militari come ad esempio l’esercito russo ma anche di immettere sul mercato civile altre versioni dello Strela, come un pick up.
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La vettura arriverà in occidente? Chi lo sa? Per il momento, data la serrata concorrenza e la politica americana sull’importazione di veicoli stranieri uno sbarco negli USA appare molto difficile.
Tuttavia, per quanto riguarda il nostro paese, potrebbero non esserci troppi problemi vista l’esperienza positiva con la Lada Niva che è arrivata in Italia in grande quantità negli anni 1990-2000.