Tante tensioni nel mondo dello sport nelle ultime settimane. Una su tutte riguarda anche il motociclismo con un italiano finito sotto accusa
Il motomondiale pullula di talenti emergenti come l’italiano Dennis Foggia. Nato a Roma il 7 gennaio 2001, la giovane promessa del motociclismo inizia a correre all’età di sei anni in minimoto.
Da quel momento fino al 2016 inizia la sua scalata verso categorie di maggiore rilievo; nel corso degli anni partecipa infatti alle competizioni nazionali come la Mini GP e il Campionato Italiano Velocità (il CIV, vinto nel 2013) per arrivare alla Pre-Moto3 fino al campionato spagnolo di velocità del 2016 concluso al settimo posto.
L’anno prima entra a far parte della VR46 Driver Academy di Valentino Rossi. Esordisce nella classe cadetta del motomondiale nel 2017 in Repubblica Ceca in sostituzione di Darryn Binder.
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Successivamente partecipa alle tappe di Aragona e Valencia. Nel 2018 diventa pilota ufficiale del team italiano nel quale chiude 19°, l’anno dopo migliora la sua posizione in classifica (12°).
Nel 2020 corre con la Honda del team Leopard e alla quarta gara dell’anno vince il suo primo Gp in carriera nel mondiale; arrivano altri due podi a Barcellona e in Portogallo.
Nel 2021 sono arrivate altre due vittorie in Italia e Olanda e altri tre podi tra cui un secondo posto a Portimao. Prestazioni in crescita per il talento italiano che, però, è in totale rottura con la sua attuale squadra.
Un altro podio per Dennis Foggia che dimostra costantemente il suo livello di competitività. Dopo il terzo posto dell’Austria, però, i toni non sono stati certo festivi e di pace nei confronti del suo team.
Il pilota italiano ha infatti attaccato Leopard a causa dell’allontanamento di suo padre dal box della scuderia evidenziando la sua volontà di lasciare il team e dirigersi in Moto2 con un altro marchio.
Con il ritorno del motomondiale in pista per il Gran premio di Silverstone, oggi ci sono le qualifiche di tutte e tre le classi, non si è fatta attendere la risposta di Leopard che ha delucidato tutti sulle motivazioni che hanno portato a questa scelta che è alla base del gelo fra le parti.
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In un comunicato viene spiegato che il padre è stato allontanato dal box e dal team ma è ancora dotato del pass e in più può tuttora avere accesso al paddock.
L’accesso nei luoghi chiave del team, tuttavia, è stato negato a causa di alcuni comportamenti che avrebbero influenzato negativamente l’armonia della scuderia.
Non è mancata nemmeno una piccola frecciatina a Foggia Jr, reo di aver rilasciato delle dichiarazioni che sarebbero dovute rimanere private come stipulato sul contratto.
Il comunicato termina ricordando i risultati di Leopard nel motomondiale e quelli di Foggia che proprio con la squadra italo-lussemburghese ha raggiunto i migliori piazzamenti in carriera.
Questione chiusa, pare; anche se, le strade di entrambi, sembrano oramai destinate a separarsi.
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