Anche il Messico si affaccia sull’affollata industria delle supercar e lo fa con una vettura molto particolare, simile ad un kart. 
Ci sono nazioni che non sono esattamente famose per la loro industria automobilistica. Tra queste, figura anche il Messico che almeno sul mercato europeo non ha mai fatto grande presa.
Le cose potrebbero cambiare in questi anni: la nazione infatti ha prodotto almeno una supercar praticamente dal niente, molto simile alle varie Ariel e Caterham.
Parliamo della Vuhl 05 – si legge “vool” – un veicolo molto particolare non solo per le sue origini esotiche ma anche per numerose caratteristiche interessante.
Innanzitutto, l’auto è stata progettata in collaborazione con ingegneri italiani il che rende la Vuhl 05 anche un po’ un successo nostrano.
Secondo poi, rispetto ad altre vetture simili, questa superleggera presenta una grande attenzione ai dettagli, curati per rendere la vettura performante in pista ma anche utilizzabile nella vita di tutti i giorni.
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Leggera, veloce e ben curata.
La Vuhl-05 presenta un eccellente rapporto peso-potenza con una massa di 750 chilogrammi, decisamene contenuta. Il motore è in grado di erogare 285 cavalli.
L’auto – a trazione anteriore – è progettata in modo da non lasciare nessuno spazio a bordo sprecato: il bagagliaio ad esempio nonostante le dimensioni contenute risulta sufficientemente capiente.
Anche il cruscotto e gli interni si rivelano ben accessoriati e non spogli come quelli di altre vetture simili destinate più alla pista che alla strada.
L’auto è capace di spingersi a 100 chilometri orari in meno i 4 secondi, risultando solo poco più lenta di una KTM Bow o di una Ariel Atom che però non possono vantare una simile versatilità in strada.
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L’auto – rimasta in produzione dal 2015 al 2020 – è stata venduta al prezzo di 81.000 Euro ed ha partecipato anche ad alcune competizioni per superleggere.
Con le sue buone caratteristiche, la Vuhl-05 ha sfondato una barriera storica portando per la prima volta un’automobile proveniente dal Messico alla fama anche nel vecchio continente.
Se a questa vettura avranno seguito altre, future importazioni non è chiaro: sicuramente però, si tratta di un ottimo risultato per il mondo dell’automobilismo messicano.
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