La revisione periodica del veicolo, se non viene eseguita con i giusti criteri di verifica, fa incorrere in grossi guai. Ecco perché.
Secondo il codice della strada, per la circolazione sulle nostre strade, tutti i veicoli devono essere forniti di RCA(Responsabilità Civile Auto), carta di circolazione presente nell’auto, ed omologazione in fase di validità, che può mancare a causa di un esito negativo in fase di revisione del veicolo.
La revisione del veicolo spesso viene “dimenticata” dal conducente in quanto non è una pratica che concerne nelle sue abilità, ma che come ben sappiamo è suo dovere e diritto doversi recare dopo 4 anni dall’acquisto dell’auto ad effettuare una revisione regolare con esito positivo, ed in seguito ogni 2 anni.
E’ anche vero che oggi ormai il 35% delle auto circolanti sulle strade sono auto a noleggio, dove il conducente non deve preoccuparsi di altro oltre alla sua guida di tutti i giorni.
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Circolare con la revisione del veicolo scaduta o avvenuto con esito negativo, può portare le forze dell’ordine ad intervenire con un approfondito controllo dei documenti richiesti del conducente, come la patente, ed i documenti inerenti all’auto in questione, come la carta di circolazione (dove vi è incollato il tagliandino della revisione) ed i fogli che riguardano l’RCA.
Per poter avere una revisione con esito positivo, l’auto deve essere conforme alle informazioni fornite dalla casa costruttrice e nel momento in cui la vettura sottoposta a test pecca di qualunque valore confrontato, viene bloccata la revisione e viene consegnato un esito negativo.
Ma non nel caso dell’uomo di 73 anni fermato durante un accertamento della Polizia stradale di Brescia, che con la sua vecchia Fiat Panda un pò malconcia aveva incollato il tagliandino della revisione con esito positivo.
Allora i due funzionari delle forze dell’ordine, dopo approfonditi accertamenti sulla vettura e sul centro revisioni in cui è stata testata l’auto, sono risaliti ad un’autofficina a cui sono stati sequestrati e posti a controllo i fascicoli di revisione delle auto da loro revisionate.
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I titolari dell’officina sono stati denunciati per falsità in atti, rischiando un periodo di reclusione che arriva fino ai 2 anni.
L’anziano conducente invece dovrà sottoporre la sua auto ad una nuova revisione, stavolta però presso la Motorizzazione di Brescia così da non poter essere falsificata.
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