A realizzarla è Bruno Laffite, nipote di quel Jacques Laffite che corse in Formula 1 e vinse anche sei gran premi
Esagerata. Poche parole possono descrivere meglio di quest’aggettivo la vettura realizzata da Laffite Supercars. Laffite G-Tec X-Road, un vero e proprio hypersuv che sfida Lamborghini Urus
La Laffite Supercars
Laffite Supercars, un’azienda fondata dal pilota professionista Bruno Laffite e da sua moglie Laetitia Laffite. Ha costruito “un mostro”. Una supercar omologata per tutti i terreni e le superfici. Offre una potenza smisurata e prestazioni quasi inarrivabili. E per gli amanti dei SUV giganteschi ha anche un fascino estetico indiscutibile. Anche se pesa “solo” 1300 chilogrammi. Grazie anche alla sua compattezza, dato che è lungo circa 4 metri e 29 centimetri.
A realizzarla è Bruno Laffite, nipote di quel Jacques Laffite che corse in Formula 1 con la Iso Marlboro, vincendo anche sei gran premi tra il 1979 e il 1981 con la francese Ligier.
La Laffite Supercars produce già da alcuni mesi la G-Tec X-Road nello stabilimento di Los Angeles. Al momento della presentazione erano state annunciate solo 30 unità. Il “giocattolino” costa circa 430mila euro.
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Le prestazioni
Ad alimentare l’X-Road c’è un motore V8 General Motors LS3 da 6,3 litri che produce 470 cavalli nella X-Road base e 720 CV nella versione top di gamma. La potenza viene inviata attraverso un cambio sequenziale a cinque marce o un cambio a levetta a sei marce. Con un massimo di 700 CV, la Laffite G-Tec X-Road può raggiungere i 230 chilometri orari.
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È disponibile anche una versione completamente elettrica della X-Road. Con 17 pollici di escursione delle sospensioni, l’X-Road può saltare come un prototipo da rally Dakar nel deserto. Ma a differenza dei prototipi Darkar, la X-Road è legale su strada, il che significa che può essere guidata in autostrada e in strada in tutta comodità.
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