Non si deve guidare dopo aver bevuto, neanche e sopratutto in vacanza. Lo sa bene Gianni Ippolita che pubblica sul suo profilo Instagram un foto ironica a riguardo.
Gianni Ippoliti è uno dei volti più celebri della televisione italiana. Nato a Roma il 22 febbraio 1950, nella sua lunga carriera ha ricoperto davvero tantissimi ruoli tra i quali quello di conduttore televisivo e scrittore.
Tutto ebbe inizio su Rete1, oggi meglio conosciuta come Rai 1, nel 1977 quando fece parte del cast di “Piccolo Slam”. Nel 1979 ha inciso due dischi musicali al fianco dei Craabs.
Quattro anni dopo ricoprì il ruolo di inviato in “Fresco Fresco”. Nel 1988 debuttò come conduttore in “Provini” che andava in onda su Italia 1 – programma ideato da lui stesso qualche anno prima.
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Realizzò successivamente gli speciali dedicati ad Anna Oxa e ai Pooh che, in maniera molto singolare, andarono in onda prima della vittoria al festival di Sanremo dei rispettivi artisti.
Seguono una serie di programmi condotti con ottimi risultati, ma la svolta arriva a partire dagli anni ’90. Ippoliti crea un nuovo format per la Rai che va in onda nel 1991 e viene riproposto per il resto dell’anno in “Girone all’italiana”.
Anche Fabrizio Frizzi, dal 2007 al 2012, ne fa buon uso in “Soliti ignoti”. Nel 2002 partecipa al festival di Sanremo in qualità di ospite e nello stesso anno offre al pubblico italiano svariate pillole durante i Mondiali di calcio che videro trionfare il Brasile.
Insomma, della sua carriera non può proprio lamentarsi; e probabilmente nemmeno della sua vita privata, tra una bellissima Fiat degli anni ’30 e… un ferragosto pieno di alcol.
La Fiat 508 Balilla è veramente un’opera d’arte che Gianni Ippoliti sarà fiero di poter utilizzare. E’ una vettura prodotta a partire dal 1930 ed è a dir poco iconica; grazie a questo modello, iniziò la motorizzazione di massa in Italia.
Il progetto prese vita grazie a figure celebri dell’automobilismo di quel tempo quali Tranquillo Zerbi, Antonio Fessia, Bartolomeo Nebbia e Dante Giacosa che costruirono un veicolo di classe e allo stesso tempo dai costi contenuti – considerando l’epoca, non era scontato riuscirci.
La Balilla venne presentata alla Fiera di Milano il 12 aprile 1932 in occasione del Salone dell’automobile (costava solamente 10.800 lire). Montava un motore anteriore chiamato Fiat 108, un quattro cilindri in linea capace di sviluppare 20 Cv di potenza.
Il cambio era a tre rapporti. Questa macchina poteva raggiungere 80 km/h di velocità massima. La trazione è posteriore e i freni erano a tamburo. Su tutte le ruote era disposto un innovativo, quantomeno per l’epoca, comando idraulico.
Questa vettura durò soli due anni prima di essere sostituita dalla sua evoluzione. Quanto basta per diventare un’icona di un periodo di tanti cambiamenti in cui il mondo dell’automotive era decisamente meno complesso e aperto rispetto ad oggi.
Ai giorni nostri, ovviamente, il prezzo è aumentato dato che parliamo di un’auto risalente a quasi un secolo fa; si possono trovare dei pezzi d’occasione anche a 16.000 euro.
Un po’ più difficile è trovare una botte piena di vino, presumibilmente, come fatto da Gianni Ippoliti. Ma nella vita non si può avere sempre tutto, no?
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