Dopo 15 anni dalla sua fine produzione, la casa giapponese Honda, ha deciso di ridare vita alla trazione anteriore migliore di sempre, l’Integra.
Progettata e costruita dalla casa giapponese Honda, l’Integra inizia la sua ascesa nel 1985, nel bel mezzo della crisi petrolifera che ha colpito il mercato delle auto.
A partire dalla Ferrari fino ad arrivare alla più piccola azienda di automobili, la crisi degli anni ’80 colpi veramente tutti quasi al punto di costringere le case a produrre motori e veicoli meno inquinanti e con potenze molto ridotte.
Honda che vide e che si accertò di questa situazione decise di importare le sue auto anche negli Stati Uniti e in Canada sotto il marchio di Acura (oggi noto come marchio di lusso della casa giapponese).
Inizia così la storia della Honda Integra, con il suo primo modello prodotto dal 1985 al 1989 alimentata dal suo piccolo motore 4 cilindri in linea 12 valvole da 1,5 litri che con 4 carburatori, era in grado di erogare ben 86 cavalli che grazie ai 900 chili di peso dell’auto era uno dei motori più veloci ed economici dell’epoca. Per poi arrivare alla versione più sportiva della vettura con un motore da 1,6 litri 16 valvole in grado di erogare 125 cavalli di potenza.
Nel 1989 venne presentato la seconda serie dell’Integra, anch’essa non riscontrò un particolare scalpore ma riuscì comunque a ricavarsi un posticino del grande mercato internazionale, grazie ai potenti motori DOHC rigorosamente 16 valvole e alberi a camme in testa, con cilindrate che variavano dai 1,6 litri fino agli 1,8 litri tutti in grado fornire potenze superiori ai 130 cavalli toccando per il modello da 1,8 litri anche i 170 cavalli con il sistema VTEC.
La terza serie dell’Integra è considerata la più importante per il suo fantastico motore che ha battuto ogni aspettativa al momento dell’uscita, e per la straordinaria tenuta di strada, che con il passare degl’anni e svariati test è considerata tutt’oggi la miglior trazione anteriore mai costruita. Alimentata dal potente motore B18C con sistema VTEC (Variable Valve Timing & Lift Electronic Control) è fornito di 197 cavalli per la JDM (Japanese Domestic Market), mentre per la versione europea si hanno a disposizione 190 cavalli. Importata in America sotto il marchio Acura, l’Integra ha a disposizione altre motorizzazioni, dalle più piccole e lussuose alle più sportive che garantiscono al conducente tutto quello che desidera.
Ultima ma non per importanza, la versione DC5 alimentata dal potente motore serie K (K20A) da 2 litri, anch’esso con sistema VTEC, che fornisce all’auto ben 220 cavalli di pura potenza, accompagnato da un differenziale autobloccante al 20%, un sistema McPherson all’anteriore e solo 1266 chili di peso è la coupè più divertente e veloce della casa giapponese. Non progettata per il mercato europeo, l’auto viene importata solo nel Nord America e negli Stati Uniti sotto il nome di Acura RSX con 2 allestimenti, Elegance, con il K20A3, 2 litri da 160 cavalli accompagnato dal cambio manuale o automatico e Type-S con il K20A2, montato sulle Honda Civic Type R europee, con 200 cavalli (100 cavalli litro).
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Stavolta il ritorno dell’Integra partirà direttamente dal marchio di lusso della Honda, l’Acura.
Questa scelta fa pensare purtroppo che forse non verrà commercializzata nel nostro paese, come la precedente DC5.
Ancora non si sanno molte specifiche, se elettrica, se ibrida o se Honda vuole tenere il nome del modello pulito da tutta la tecnologia oggi abbinata alle auto. Una cosa è certa, da parte degli appassionati sarebbe una grandissima vittoria se non venissero integrati i nuovi sistemi ibridi o elettrici, ma dall’altra sicuramente come già annunciato dalla Honda sarebbe la fine della produzione dei motori benzina.
La sua produzione è stata annunciata durante la presentazione della nuovissima NSX Type-S, il modello più sportivo della già omonima progenita della storica NSX di Ayrton Senna.
Al momento c’è soltanto un fedelissimo rendering ed una prima vista al fanale anteriore pubblicata dalla Acura sul proprio profilo Instagram, da li notiamo subito la particolare linea che caratterizzerà la forma del faro anteriore, rigorosamente a LED.
Dal rendering si evince la linea futuristica che sbarellerà la concorrenza, un muso prominente con una prima vista laterale alquanto squadrata e molto minimal. Al posteriore troviamo una coda spiovente abbellita e studiata per ospitare uno spoiler che aumenta la deportanza posteriore ed i fari posteriori quasi inesistenti caratterizzati da una profonda striscia LED come luci di arresto.
L’Honda Integra sarà immessa sul mercato solo nella primavera del 2022, nel frattempo possiamo goderci il rendering più fedele e le anteprime che ci donerà la casa giapponese.
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