La Regione con il costo medio più alto per una Rc auto continua a essere la Campania, coi suoi 839,39 euro annui. Male, in generale, il Sud
La boccata d’ossigeno avuta negli scorsi mesi, per via dei danni all’economia creati dalla pandemia da Covid, sta per esaurirsi. Le tariffe riguardanti l’Rc Auto, quindi, sono destinate a risalire drasticamente. Colpendo, ancora una volta, gli automobilisti.
La risalita da maggio
Il minimo storico è stato toccato nel maggio 2021. Ma da allora, negli ultimi mesi, le tariffe sulle polizze hanno continuato a salire. Non in maniera preoccupante nei numeri, ma assolutamente nella costanza del rialzo.
E’ stato il portale Facile.it a realizzare uno studio su quanto costi, negli luglio 2021, assicurare un’automobile in Italia. Secondo le stime, la spesa media è di 457,04 euro. La crescita, rispetto a giugno, è dello 0,2%.
Siamo ancora molto lontani dai dati del luglio 2020. In quel periodo, infatti, l’Italia era appena uscita dal primo lockdown – quello più duro e drastico – imposto dalla pandemia da Covid-19. -12,6% il rilevamento nel confronto a un anno di distanza.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> F1, la proposta di Binotto: chi rompe paga! Un po’ come l’RC auto
Il perché della risalita
Il primo motivo della crescita dei numeri è dato, evidentemente dalla maggiore mobilità dei mezzi. Non solo perché, da alcune settimane, sono crollati quasi tutti i vincoli sugli spostamenti. Ma anche perché la bella stagione è notoriamente, quella con la maggiore mobilità.
La Regione con il costo medio più alto per una Rc auto continua a essere la Campania, coi suoi 839,39 euro annui. Ben l’83,6% in più rispetto alla media nazionale. In generale, è il Sud a essere fanalino di coda. Dietro la Campania, infatti, troviamo la Calabria, con un premio medio pari a 526,87 euro e la Puglia, con un valore medio pari a 511,08 euro.
Nel raffronto effettuato da Facile.it su oltre 9 milioni di preventivi notiamo inoltre il calo generale dei costi. Abbastanza omogeneo su tutto il territorio nazionale. Anche se, per esempio, il Piemonte registra un – 17,98% rispetto a 12 mesi prima. Cifre importanti anche per Lombardia e Liguria, rispettivamente -16,39% e -16,38%. Fa peggio di tutti la Basilicata. Appena un -4,82% dal luglio 2020.