Andrea Scanzi sa esattamente come divertirsi e come passare il suo tempo libero, ma non si accontenta mai. Ogni volta con una diversa.
Andrea Scanzi è uno dei più famosi giornalisti italiani, nonché quello più seguito sui social in assoluto. Ha iniziato a farsi strada tra giornali e teatro lo scorso decennio, e poi ha sfondato anche in televisione, diventando ospite quasi fisso in alcuni programmi, come Carte Bianca con Bianca Berlinguer.
Nato ad Arezzo nel 1976, si laurea in Lettere moderne all’università di Siena, e da subito, inizia collaborazioni editoriali con diverse testate. Di ideologia molto vicina alla sinistra italiana, il giornalista scriverà per: Il mucchio selvaggio, il manifesto, Il Riformista, L’Espresso, Panorama, MicroMega, Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia e Donna Moderna. Nel 2005 arriva La Stampa, e nel 2011 passa a Il Fatto Quotidiano dove si occupa di diversi argomenti, principalmente politica, musica e sport.
Viene ricordato anche per una rissa in discoteca avvenuta nel 2000, dove ebbe la peggio contro il cantante dei Negrita, riportando una prognosi di sette giorni per una ferita all’occhio, anche se, nove anni dopo risultò “vincitore” del procedimento civile a riguardo, ottenendo un cospicuo risarcimento dei danni, fisici e morali.
Ed a proposito di querele, proprio in questi giorni, il noto giornalista, si vanta di aver fatto una “tripletta”, avendo ricevuto varie denunce da parte di illustri personaggi. Nel post Instagram, scrive testualmente: “Nel giro di pochi giorni ho ricevuto la querela di Enrico Montesano, quella di Vittorio Feltri (archiviata, ma il Maestro di Giornalismo si è opposto) e ora pure questa. Tripletta!
Lo scenario è così surreale da fare invidia ai migliori film dei Monty Python, perché farsi querelare dall’attuale Montesano, da Vittorio Feltri (Feltriiiii!!!) e da gente che si vanta di non rispettare le regole pensate per salvarci la vita, è quasi come farsi dare del “depravato” da De Sade, del “volgare” da Ceccherini o del “bischero” da Gasparri.
Leggenda pura. Perché tutte le gioie capitano a me?
Ora però c’è un problema: io sono già narciso di mio, ma se mi date pure tutta questa grandinata di medaglie al valore poi finisce che sfondo l’iperspazio e varco con l’ego tutti i confini di ogni galassia. Quindi datevi una calmata, cribbio!
É come vincere tre Wimbledon, quattro Pulitzer e otto Oscar di fila. Siamo al top. Si vola!”
Al momento, Scanzi si trova in teatro raccontando i due Matteo della politica italiana, ovvero Renzi e Salvini, ma non disdegna la sua principale passione, ovvero le motociclette. Da quanto abbiamo visto in precedenza, Scanzi, ha una vera e propria collezione di bolidi a due ruote. Ne ha davvero una per ogni occasione ed ogni tipologia di viaggio che vuole affrontare.
Le più amate sono, a quanto pare, le americane, con Harley-Davidson in testa, ma poi, ci sono le inglesi di Triumph, e non da ultimo l’Italia. E cosa c’è di più “italiano” se non una Ducati? La sua personale sfoggiata sui social è una Ducati Scrambler.
Con questo mezzo si è fatto venire voglia del Passo del Muraglione, ovvero un valico appenninico in provincia di Firenze. Il tutto in un viaggio di ben 307 chilometri, e tantissime curve che certamente gli avranno fatto apprezzare ancora di più la sua Scrambler.
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Ducati Multistrada V4 è ufficialmente la moto ambasciatrice dell’Emilia-Romagna. Il tutto parte dalla partnership tra la casa di Borgo Panigale e Visit Romagna, portale della regione che ha avviato la campagna “Romagna Motorcycle” per favorire il turismo.
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I luoghi nevralgici per questo progetto sono l’autodromo di Misano, dove prossimamente a settembre tornerà la MotoGP, la Motor Valley, The Rider’s Land che si trova attorno al circuito, e Rimini Street Food. In pratica, questi posti andranno a riunire migliaia di motociclisti che vorranno conoscere in toto la regione Emilia-Romagna.
Da qui nasce la nuova livrea della Ducati Multistrada V4, che porta proprio il marchio della campagna su di se. Da un lato ci sono il mare e le sue emozioni, dall’altro invece ecco il verde e il blu che rappresentano le distese e il cielo della regione.
Oggi vi mostreremo uno di quei casi che danno senso al motto "l'apparenza inganna". Un…
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