Le automobili volanti, considerate una realtà legata alla fantascienza, sono esistite davvero: tutto grazie alla mente di un inventore americano.
Quando si pensa al concetto di auto volante, nella nostra mente vengono evocate immagini di veicoli futuristici con razzi o propulsori sotto la scocca, in grado di trasformare una quattro ruote in una piccola astronave.
In realtà nella storia dell’auto c’è almeno una persona che ha tentato di rendere l’auto volante una solida realtà: il risultato, molto meno futuristico di quanto vi aspettiate, è la Aerocar 2000.
Nata dalla mente dell’inventore statunitense Moulton Taylor nel lontano 1949, questa vettura era una semplice utilitaria due posti con un design molto pulito in linea con le auto dell’epoca.
Alla vettura potevano essere applicate ali e timone in una qualsiasi officina: non era necessaria una grande preparazione neppure per separarle dall’abitacolo una volta “scesi a terra” dopo il volo.
La vetturetta montava un motore con cambio a tre marce, capace di spingerla a 96 chilometri orari. Una volta in volo, l’auto si spostava a 177 chilometri orari, una velocità non proprio irrisoria.
Secondo Taylor, bastavano cinque minuti per configurare l’auto per il volo e viceversa: il motore era situato posteriormente e le ali potevano essere ripiegate e trasportate con un rimorchio.
I test della vettura furono un successo. Ma allora perchè mai non ci spostiamo su delle auto volanti al giorno d’oggi?
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L’idea di Taylor era ambiziosa quanto geniale ma purtroppo, come spesso succede ai grandi inventori, le cose non andarono proprio come previsto dall’uomo.
Innanzitutto, la vettura non era priva di problemi: il consumo di benzina in volo era elevato, l’abitacolo scomodo e rumoroso e il peso combinato di ali, vettura e timone piuttosto elevato.
Taylor ricevette l’autorizzazione a procedere con la costruzione della Aerocar nel 1956: nessuna azienda però si fece avanti con un accordo per la produzione di massa della vettura, prevista in un lotto di 500 unità.
Forse, l’idea di Taylor era troppo avanti sui tempi: fatto sta che furono costruite solo 6 Aerocar, al giorno d’oggi valutate intorno ai 200.000 Dollari.
L’inventore tornò ad occuparsi di aeroplani leggeri ma non abbandono mai l’idea della vettura volante, approntando altri due prototipi negli anni sessanta. Un piano per applicare delle ali ad una Honda CRX non andò mai in porto.
Taylor si è più volte detto convinto che la sua idea, un giorno, diventerà una solida realtà: “L’auto che vola arriverà a far parte della cultura comune americana”, disse in un’occasione.
Al giorno d’oggi, ci sono diversi prototipi in fase di sviluppo: l’auto volante di Taylor però resta la prima vettura in grado di volare mai ideata e costruita al mondo.
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