Il GP d’Austria della MotoGP è quello dei ritorni, non solo Pedrosa per KTM ma anche Crutchlow per Yamaha al posto di Morbidelli.
Il GP d’Austria della MotoGP è quello dei ritorni, con Pedrosa tester di KTM che è pronto a tornare in pista due anni dopo il ritiro. Oltre a lui, ecco anche Cal Crutchlow che sostituirà Morbidelli ancora infortunato nel team Yamaha Petronas.
L’occasione per il britannico è quella di ritornare in pista in un GP, dopo il suo ritiro a fine 2020. Certo, dopo una vita passata in Honda, fare il tester per Iwata è stato complicato, ma Crutchlow ha messo tutto il suo impegno e ha fatto buone cose.
Ora è tempo di tornare in pista e di sicuro l’ex rider del team di Lucio Cecchinello vorrà fare bella figura. Il tracciato, però, non è quello su cui la Yamaha fa faville, e se c’è qualche pilota di Iwata che potrà fare bene quello di sicuro è Quartararo.
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Crutchlow, l’obiettivo è migliorarsi
Se Pedrosa sa che può addirittura giocarsi qualcosa di più dei punti nella gara di domenica, Crutchlow invece non ha alcuna certezza. I suoi risultati dipendono non solo dalla moto, ma anche dalle gomme che come sappiamo purtroppo influiscono troppo sulla MotoGP attuale.
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L’obiettivo dell’inglese, dunque, è quello di migliorarsi e anche di divertirsi. Sicuramente ciò non mancherà a Cal, ma è chiaro nel susseguirsi delle sessioni sarà complicato venire a capo dei problemi di Yamaha, che per niente digerisce il tracciato austriaco.
I lunghi rettilinei e le forti staccate, infatti, poco coincidono con le caratteristiche della casa di Iwata, che preferisce la dolcezza e la percorrenza. Per questo Crutchlow e gli altri tre piloti di Yamaha, dovranno cercare di non perdere troppo la testa dietro a una moto che si preannuncia poco competitiva.