Ridisegnata per regalare il massimo del controllo nella guida su asfalto e sterrato, seduto oppure in piedi
Nasce la nuova generazione della mitica Tuareg. Il più avanzato concetto di adventure riding secondo Aprilia per spogliarsi di ogni convenzione, evadendo dai precedenti canoni e vivendo la più pura esperienza di libertà in sella, tanto in fuoristrada quanto su asfalto.
Il mito della Tuareg

Definita motocicletta “da deserto”, la mitica Tuareg rese grande l’Aprilia tra il 1985 e il 1994. Commercializzata con un motore a 2 tempi nelle cilindrate 50 e 125 cm³, e con 4 tempi nelle cilindrate 350 e 600 cm³. La versione “rally” invece era offerta nelle versioni 50, 125 e 250 cm³.
Il suo esordio nel 1985 riprendendo le linee tipiche delle moto utilizzate nelle competizioni motociclistiche africane come la Parigi-Dakar. In un settore schiavo dei compromessi della guida entro-fuoristrada, Tuareg tracciò un nuovo percorso: performance da riferimento in ogni condizione e dotazioni da autentica adventure.
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L’Aprilia Tuareg 660
Ora ritorna prepotentemente: leggera, intelligente, completa e tremendamente efficace. Ridisegnata per regalare il massimo del controllo nella guida su asfalto e sterrato, seduto oppure in piedi, grazie a scelte tecniche distintive messe al servizio della voglia di esplorare. Dall’alto degli 860 mm di Tuareg 660, snella e scattante.
Tecnica, essenziale, dinamica e orgogliosamente italiana: Tuareg 660 non accetta le sfide degli altri, spinge a sceglierne di nuove, trovando la traiettoria perfetta per superarle proprio lì dove non c’è aderenza. La piattaforma Aprilia 660 ha già riscritto le regole dell’asfalto e si appresta a fare lo stesso con l’off road. Tuareg 660 accoglie tutte le eccezionali prerogative che stanno decretando il successo delle sorelle RS 660 e Tuono 660, per proporle – in modo inedito – a ogni rider che sogna una nuova, più esaltante e sportiva forma di adventouring. L’Aprilia Tuareg 660 avrà un un telaio tubolare in acciaio accoppiato a staffe di alluminio collegato al motore in sei punti.
Il concetto di avventura non esiste più, ma, ancora una volta, Aprilia vuole reinventarlo per far riappropriare i bikers di quella magica sensazione. La nuova Aprilia Tuareg 660 monterà un motore bicilindrico parallelo. Non una novità per la casa di Noale. Cambiano le proporzioni: la potenza scende a 80 CV, ma la coppia sale a 70 Nm. Quanto all’elettronica, da segnalare sulla Tuareg lo schermo TFT da 5″, che permette di scegliere tra quattro modalità di guida.