La prima cosa che viene in mente, pensando a James Bond, sono le ragazze che hanno popolato i suoi film e di Bond girls ce ne sono state tante, almeno un paio a film per 25 titoli della saga sono un bel numero. A parte qualcuna, la gran parte ha avuto una fine ingloriosa, morte o presto dimenticate dal bel James.
Non si può dire che 007 sia un tipo fedele. Soprattutto nei primi film della serie incarnava il più classico degli sciupafemmine. Tutte, prima o poi, passavano dal suo letto. Per fortuna i tempi cambiano ed anche la spia al servizio di Sua Maestà lo ha fatto, si è evoluto per adeguarsi ad un modello maschile meno macho. Non è più “l’uomo che non deve chiedere mai”.
In realtà il camaleontico James ha riservato (quasi sempre) la sua fedeltà a qualcuna, a Lei, l’Aston Martin. Di auto ne ha guidate a centinaia, ma la Sua personale, quella di cui Q gli consegnava le chiavi, aveva il marchio alato. Certo, nel corso degli anni i modelli sono cambiati, ma anche il “modello” di 007 è cambiato. Nome e numero sono rimasti gli stessi, ma i volti della spia più famosa del mondo sono mutati. Da Sean Connery passando per Roger Moore, a Pierce Brosnan e per finire con Daniel Craig, ognuno ha il suo preferito.
Lo stesso si può dire per le Aston Martin che ha via via guidato (e distrutto con buona pace di Q). Iconiche, fissate nell’immaginario di cinefili e non, eccone alcune.
Creata dalla casa inglese in collaborazione con Carrozzeria Touring Superleggera, è stata guidata da Bond-Connery in “Goldfinger”. Molti non sanno che quando venne girato il film nel 1964, la DB 5 non era ancora in produzione. Ne vennero allestite due appositamente per le riprese. Impossibile dimenticare il Coupè che, con una Cilindrata di 3995 cc arrivava ad una velocità massima di 225 km/h.
Facciamo un salto di qualche anno ed arriviamo nel 1987. La guidava uno degli 007 meno gettonati, Timothy Dalton, ma Lei vale sempre la pena, algida e potente.
Derivata direttamente dalla DBS, nel film “The Living Daylights” era presente nel film sia cabrio che coupè, trazione posteriore, cilindrata 5.340 cc ed una velocità massima di 270 km/h.
Ebbene sì, la DB 10 è un prototipo creato dalla casa inglese solo per lui, per Bond-Daniel Craig in Spectre. Costruita in gran segreto in soli 10 esemplari, fu svelata solo all’uscita del film. Con una cilindrata di 3.982 cc, raggiungeva la velocità massima di 310/kmh. Nel 2016 una delle 10 create a fini promozionali, fu venduta all’asta per qualcosa come 3 milioni di euro.
Ma allora con chi l’ha tradita? Con la più teutonica delle autovetture: la BMW. È stato Bond-Pierce Brosnan a perdere la testa per la bavarese. La più bella di tutte quelle che ha guidato (e che è durata di più nelle sue mani) è stata la 750 iL di Tomorrow never dies. Con una cilindrata di 5.379 cc Bond a bordo della sua serie 7 poteva raggiungere 250 km/h. Una curiosità: in questo film del 1997, 007 era già in grado di comandarla a distanza e la Tesla era di là da venire.
I James Bond sono stati tanti. Ma la loro passione una sola. La bellezza, provocante, aggressiva, dirompente. Anche a quattro ruote. Una ricerca costante della perfezione che, sorprendentemente è stata quasi perfetta anche nella fedeltà. Chi l’avrebbe mai detto?
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