Se pensate che non ci sia modo per rendere una Ferrari ancora più aggressiva, guardate cosa ha fatto questo tuner giapponese alla sua Ferrari Testarossa.
Un buon tuner di auto sportive è in grado di trasformare una vettura dall’aspetto ordinario in un bolide. Un ottimo tuner saprà trasformare anche una supercar in qualcosa di ancora più unico.
E’ quello che è riuscito a fare il giapponese Kazuki Osashi che da un’auto da sogno è riuscito a tirare fuori qualcosa di davvero incredibile con poche, sostanziali modifiche.
Osashi possiede una Ferrari Testarossa del 1999, auto famosa per essere apparsa nella serie TV “Miami Vice”.
Non tutti i tuner avrebbero il coraggio di toccare un’auto simile che al momento ha un prezzo che oscilla tra i 90.000 ed i 200.000 Euro ed è estremamente ricercata dai collezionisti.
Ci vuole una persona molto speciale e con un grande sangue freddo per pianificare il tuning di una Ferrari Testarossa. Pensare che ad Osashi l’idea è venuta in modo totalmente casuale.
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L’ingegnoso Osashi ha pianificato le modifiche apportate all’auto con un poster della vettura: armato di un paio di forbici, l’uomo ha tagliato ed incollato fino ad ottenere un prospetto di come modificare la vettura.
Dalla carta, è passato a viti e bulloni: la modifica più evidente è quella alle sospensioni, modificate con un modello Prazis che dà all’auto un’altezza da terra pari a quella di un lowrider.
Successivamente, Osashi si è occupato di procurarsi dei nuovi copertoni dalla Autostrada Modena, leggermente più larghi sul retro per ridistribuire peso ed assetto.
Per finire, dei nuovi cerchioni più larghi e l’alettone originale che ha subito qualche modifica.
L’uomo ha detto di non aver voluto toccare il motore per due motivi: intanto, per paura di rovinare un prodigio della meccanica Ferrari e in secondo luogo perchè la modifica era prettamente estetica.
Con pochi interventi, Osashi ha trasformato questa Testarossa in una vettura ancora più carismatica e possiamo dire francamente che non era affatto facile.
Chissà cosa ne pensa Maranello di questi interventi.
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