Si svolge in Marocco attraverso un viaggio di 7 tappe, che in alcuni casi mettono alla prova le capacità fisiche e mentali delle squadre
Un rally amatoriale pensato per le Fiat Panda 4×4: sette tappe su piste sabbiose da Madrid a Marrakech solo con bussola, roadbook e intuizione. Ecco cos’è il Panda Raid.
Raduno amatoriale di lunga distanza e endurance che si tiene ogni anno a marzo, dove più di 300 le squadre decidono di sfidare la legge suprema del buon senso e imbarcarsi in un’avventura vecchia scuola a bordo di una vecchia Panda (o anche Marbella).
Si svolge in Marocco attraverso un viaggio di 7 tappe, che in alcuni casi mettono alla prova le capacità fisiche e mentali delle squadre. Valori supremi di uno sforzo meccanico e compagno che intende lasciarsi alle spalle, almeno per qualche giorno, il trambusto della civiltà e la dipendenza dalla tecnologia. L’importante non è il tempo o la velocità. Superare il Panda Raid significa prima di tutto raggiungere l’obiettivo.
In un mondo sempre più tecnologicamente avanzato, più confortevole e dove grazie al GPS e a internet è impossibile perdersi, Panda Raid è lontana dai meccanismi della tecnologia per una settimana. La bussola, strumento inventato nel IX secolo, il Roadbook fornito dall’organizzazione e l’intuito delle squadre saranno gli unici strumenti che potranno utilizzare durante le tappe. Questo fu l’inizio delle prime spedizioni e il vero concetto di rally-raid.
Dopo l’annullamento dell’edizione 2020 causa Covid, il Panda Raid si terrà dal 22 al 30 ottobre. Nessun GPS o navigatore. Solo bussola e intuito per arrivare al traguardo. Una gara concettuale, che rimanda al passato e al coraggio degli esploratori.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Christine Zonca: la pilota italo-spagnola fa parlare di se nel mondo del rally
Il profilo delle tappe determinerà il ritmo dei partecipanti. La classifica di Panda Raid si basa su un sistema di punteggio che tiene conto della navigazione (dovendo rispettare tutti i controlli di attraversamento) e della velocità media in alcuni settori della tappa.
Affinché un evento di questa portata si svolga in condizioni ottimali, Panda Raid ha tra le sue fila un nutrito team di professionisti tra cui personale logistico, medici di emergenza, esperti di classificazione e una lunga lista di persone all’interno di una marcia ben organizzata, che garantirà il sicurezza e corretto sviluppo di Panda Raid.
Poiché si tratta di vivere una vera avventura, il supporto dell’organizzazione sarà visibile solo quando sarà necessario. All’incirca ogni 50 km di piste ci sono dei punti di controllo dove gli steward, persone vere, che oltre ad occuparsi della timbratura della tessera, sono in contatto diretto con tutta l’organizzazione in caso si verifichino grossi problemi.
In termini di sicurezza, le auto delle squadre dispongono di un dispositivo satellitare che, attraverso una mappa di monitoraggio in tempo reale, consente all’organizzazione di avere le squadre sempre localizzate, nonché la possibilità per i tuoi amici di vedere i tuoi progressi nelle tappe o come viaggi miglia e miglia di deserti.
L’obiettivo principale di Panda Raid è l’avventura senza troppa tecnologia che coinvolge sfidare i deserti del sud del Marocco a bordo di una Panda.
La FIAT è uno dei marchi più apprezzati in Italia, ma quanto guadagna realmente l'azienda…
Rifornire l’auto con il carburante sbagliato, come mettere benzina nel serbatoio di un veicolo diesel,…
La nuova Abarth 600e è l'auto di serie più potente di sempre prodotta dallo Scoprione,…
Al Salone di Parigi, la Renault ha tolto i veli ad un modello rivoluzionario, che…
La Fiat Grande Panda, attesa con grande curiosità dagli appassionati, si appresta a diventare un…
L'Alfa Romeo è intenzionata a tornare alla produzione di auto sportiva, ed oggi vi mostreremo…