Scabroso, violento e kitsch. Ma premiato. Nanni Moretti racconta il dramma che ha recentemente vissuto con sofferenza.
Auto, sesso, horror. Ingredienti che, evidentemente, hanno convinto la Giuria di Cannes a premiare “Titane”. Non ce la fa, invece, “Tre Piani”, di Nanni Moretti. Che sui social rosica abbastanza.
Il controverso “Titane”
Scabroso, violento e kitsch. Ma premiato. “Titane” ha impressionato la Giuria di Cannes, presieduta da Spike Lee. La pellicola di Julia Ducournau ha vinto la Palma d’Oro, nonostante diversi pareri negativi da parte della critica.
La pellicola narra di Alexia (interpretata da Agathe Roussel), omicida seriale che con la sua auto ha un rapporto carnale. Alexia è ballerina in un ‘salone di automobili’, le sue performance erotiche la rendono preda facile degli uomini, che l’approcciano senza mezze misure. E lei li uccide senza alcuna pietà. E con violenza.
“Genio e pazzia, due cose che amo in questo lavoro” ha detto Spike Lee. Alexia si esibisce anche in un ballo erotico su una bellissima Cadillac, con tanto di fiamme dipinte sulla carrozzeria. L’auto diventa l’amante della giovane, che rimane incinta.
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Nanni Moretti non ci sta
Anche e soprattutto questo non va giù a Nanni Moretti, noto regista italiano, che partecipava con il suo crepuscolare “Tre Piani”. Ma anche un intellettuale come lui, ormai da un po’ ha ceduto ai social. E così, dopo la vittoria di “Titane”, il registra ha pubblicato una sua immagine in primo piano: l’occhio sbarrato fissa gli interlocutori virtuali.
Nonostante l’età avanzi, l’ironia non manca e anche l’espressività allucinata: “Invecchiare di colpo. Succede. Soprattutto se un tuo film partecipa a un Festival. E non vince. E invece vince un altro film, in cui la protagonista rimane incinta di una Cadillac. Invecchi di colpo. Sicuro”.
In generale, l’edizione di Cannes 2021 ha avuto le auto come protagoniste. Oltre a “Titane” al rapporto carnale con la Cadillac, il drammaturgo, protagonista di “Drive My Car” del giapponese Ryusuke Hamagushi, ha una gelosia morbosa sua Saab 900 Turbo coupé color rosso fuoco. In “Annette”, invece, Adam Driver (nome omen) guida una Triumph Boneville T120. E, terrorizzato dall’amore fugge a gran velocità con la sua moto.