Era il 1993 quando l’idea di produrre una Lancia Delta Evo III venne accantonata. Ma qualcuno non ha mai rinunciato ad inseguire quel sogno.
Quando un pilota vede l’auto con cui ha vinto praticamente tutto quello che poteva vincere uscire di produzione, inevitabilmente ci rimane male. Ma cosa succede se il suddetto pilota non si rassegna per oltre vent’anni all’inevitabile?
Succede quello che il famoso pilota di rally Miki Biasion ha reso possibile in questo 2021: un sogno che si avvera contro ogni previsione.
Il pilota originario di Bassano del Grappa riuscì ad agguantare ben due titoli WRC nel 1988 e nel 1989, entrambi a bordo della sua Lancia Delta EVO con i colori della leggendaria scuderia Martini, l’inconfondibile livrea bianca a strisce blu e rosse.
Il pilota ci rimase molto male quando nel 1993 il Gruppo Fiat annunciò che l’uscita della Lancia Delta Evo III sarebbe stata cancellata: ormai, quel modello che in varie configurazioni era in produzione dal 1979, era obsoleto.
Il pilota però non si è mai rassegnato ed ha continuato per 26 anni a cercare una soluzione per dare vita a quel sogno.
Delta Evo III: ne verranno costruite davvero poche.
Il pilota si dice emozionatissimo per aver finalmente comprato la licenza per la costruzione della vettura: “Era un sogno, è diventato un progetto. Sono quasi più emozionato di quando correvo”, ha detto durante la presentazione del veicolo a Milano.
Biasion in collaborazione con l’officina Italia Motorsport ha approntato quella che è a tutti gli effetti una Delta Integrale identica al modello con cui ha vinto due WRC. Almeno ad occhio nudo.
Quella che il pilota considera: “La migliore Delta di sempre” infatti nasconde una grande serie di migliorie e componenti moderni, capaci di far competere la vettura con le auto sportive contemporanee. Primo tra tutti i miglioramenti, un motore da 340 cavalli.
L’auto ha sospensioni e carrozzeria rinforzate e un pulsante simile alla modalità sport di tante auto odierne in grado di portare la Delta Evo III in configurazione rally per una guida molto più corroborante.
L’auto – ci tiene a specificare Biasion – ha però mantenuto un elemento identico alla sua “nonna” degli anni 90: gli specchietti retrovisori usati nel Gruppo A al tempo.
Il prezzo della vettura la rende molto, molto esclusiva: 250.000/300.000 Euro a seconda della verniciatura – quella tra strato costa infatti di più – e dell’assetto. Ne saranno prodotte circa 8 con un ritmo di 3 all’anno: meglio affrettarsi se la si vuole portare a casa!
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