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Auto

Se Audi non si fosse “arresa”, oggi sarebbe stata dura per Renault e Smart

Una frenetica fusione di auto da corsa autocostruite, bubble car, quad e go-kart. Tutta elettrica. Eravamo nel 2011…

Smart ForTwo mod. 451 (GettyImages)

Ci aveva pensato e l’aveva realizzata. Forse anche meglio di Renault con Twizy. O della city car per eccellenza, la Smart. Nel 2011 Audi aveva la propria vettura minuscola. La Urban Concept. E aveva anche riscosso parei positivi tra gli esperti.

La Twizy e la Smart

Renault Twizy (renault.it)

Il 2011 è anche l’anno della Twizy, quadriciclo elettrico della Renault. Nata dagli investimenti avviati dalla casa automobilistica francese sull’elettrico, già dai primi anni del nuovo millennio. Al suo esordio la Twizy riprendeva il concept del 2009, con il corpo vettura privo di portiere e con parafanghi sporgenti e il caratteristico abitacolo monoposto. Anche il frontale conservava il muso a doppi proiettori singoli circolari, mentre la coda è rimasta senza lunotto, sostituito da un grosso faro posteriore. Due le motorizzazioni con 5 CV di potenza massima e 45 km/h di velocità. Nella seconda motorizzazione, 17 CV di potenza e la Twizy riusciva anche a raggiungere gli 80 km/h di velocità massima.

Discorso diverso per la Smart Fortwo, che ormai è entrata nella vita di quasi tutti. Tre le serie negli anni. W450: prima serie della Fortwo, inizialmente nota come MCC Smart fino al 2002, come Smart City Coupé (o City Cabrio) fino al 2004 e come Fortwo dal 2004 al 2007, anno del suo pensionamento in favore della nuova serie. W451: seconda generazione della Fortwo, prodotta a partire dal 2007 al 2014 (fino al 2015 nella versione cabrio). W453: terza generazione della Fortwo, prodotta a partire dal 2014. La sigla W453 viene condivisa con la seconda generazione della Forfour, anch’essa lanciata nel 2014.

L’Audi Urban Concept

Audi Urban Concept (Audi)

Una frenetica fusione di auto da corsa autocostruite, bubble car, quad, go-kart e runabout elettrici. L’Audi Urban Concept creava qualcosa di completamente nuovo per tentare gli abitanti delle città attenti all’ambiente.

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Ai tempi sembrava una sorta di Vespa tedesca reinventata, uno piccolo scooter a due posti con quattro ruote aperte con diametro di 21 pollici, sospensioni a vista e un look accattivante. Luci a LED e propulsione che era garantiti da due motori elettrici e-tron. E poi la batteria agli ioni di litio. L’Audi Urban Concept era vista come un tentativo di riscrivere le regole per le city car a emissioni zero.

Claudio Rossi

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