La seconda gara in Austria della F1, nonché terza consecutiva, ci restituisce una Ferrari nuovamente pessima nella strategia.
Seconda gara in Austria e seconda vittoria per Verstappen, che al Red Bull Ring vince facilmente e si porta ancora più in solitaria in testa al mondiale. Hamilton e Mercedes sono annichiliti, con l’inglese campione del mondo solo 4.
A far discutere ancora una volta, però, ci ha pensato la Ferrari. La strategia della scuderia di Maranello è stata pessima, sia per la qualifica che per la gara. Il sabato, infatti, la decisione di non mettere le gomme più performanti così da poter usare quelle medie in gara.
La domenica, invece, la mancata riuscita del piano, anche a causa della scarsa potenza in fondo al dritto del motore, che difficilmente permette a Leclerc e Sainz di superare gli avversari dinanzi a se. Insomma, ancora una volta per Ferrari è stata una disfatta.
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Ferrari, segnali negativi da raddrizzare per il 2022
La strategia pessima della Ferrari in Austria non è una novità, anzi i tifosi ferraristi e gli appassionati di F1 sanno che questo è un must. Tuttavia, una cosa come quella delle qualifiche, in cui decidi automaticamente di non passare il taglio del Q2, è clamorosa nonché un inedito che speriamo non riaccada più.
Inoltre, le dichiarazione post qualifica e gara non lasciano ben sperare neanche per l’anno prossimo, in quanto è da tre anni che in Ferrari pensano al cambio regolamentare che rivoluzionerà tutto, e per questo non si possono sentire parole come: ” vedremo, dobbiamo capire e dobbiamo risolverlo per l’anno prossimo“.
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Forse a Maranello non hanno capito che dal 2022 bisognerà tornare a fare una macchina competitiva da dare a Leclerc e Sainz, che in generale manca dal 2008, quando si a fine anno vinse Hamilton con la McLaren, ma la monoposto era dominante sempre e in ogni gara insieme a quella inglese.
Insomma, basta con questo registro comunicativo. Bisogna dare una sferzata anche a parole, ancora prima che in pista. Certo, però, con un terzo di campionato ancora da affrontare, la Ferrari rischia di perdere ulteriormente credito di fronte ai suoi tifosi, aspettando l’anno prossimo.